(Adnkronos) – “Alle malattie muscoloscheletriche, tra cui il ben noto mal di schiena, è dovuta la maggior parte di perdite di giornate di lavoro per i lavoratori con problemi alla funzionalità della colonna. Queste patologie limitano nell’attività professionale, oltre a causare ricadute socio-economiche elevate per le industrie, per le società. Ma è alla qualità di vita del lavoratore che bisogna pensare, perché se sta male il lavoratore questo ha un coinvolgimento familiare. Cosa possiamo fare noi clinici e chirurghi? Abbiamo messo a punto da più di 25 anni uno studio sulle cellule staminali che hanno l’obiettivo di rinvigorire la struttura della colonna e dei dischi. I risultati sono molto incoraggianti e questo per noi è un motivo di orgoglio. Le tecnologie ci porteranno a poter trattare i lavoratori con questi deficit funzionali della colonna in maniera talmente semplice, mentre prima era un po’ più complesso. Quindi il futuro sarà questo”. Lo ha detto Vincenzo Denaro, direttore scientifico della Fondazione Campus Bio-Medico, intervendo oggi a Roma all’evento conclusivo del progetto ricerca ‘Spine 4.0’, promosso dall’Inail con la Fondazione Campus Bio-Medico e il Policlinico Campus Bio-Medico.
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