Telethon, da bando multi-round 4 mln a 22 progetti di ricerca su malattie rare

(Adnkronos) – Quasi 4 milioni di euro contro le malattie genetiche rare. Arrivano da Fondazione Telethon con il bando multi-round, nell’ambito del quale l’ente ha assegnato in terzo round “3.904.094 euro, raccolti grazie alla donazioni dei cittadini, che permetteranno di finanziare 22 progetti di ricerca” su tutto il territorio nazionale. Il bando multi-round – ricorda la Fondazione – è stato avviato nel 2021 per permettere ai ricercatori che desiderano chiedere i finanziamenti di presentare i propri progetti in 4 occasioni nell’arco di 3 anni, eventualmente rivedendoli e ripresentandoli alla luce dei commenti della commissione di esperti preposta alla valutazione, in caso di responso negativo. Grazie a quest’ultima assegnazione, sono oltre 3mila i progetti finanziati da Telethon dalla sua nascita.  

La valutazione dei progetti – illustra la Fondazione – avviene tramite il metodo della peer review, sul modello delle principali agenzie internazionali di finanziamento della ricerca. Per questo terzo round del bando la valutazione dei progetti è stata affidata alla Commissione medico scientifica (Cms) di Telethon, composta da 28 membri, che si è avvalsa del supporto di 199 revisori esterni. In tutto sono state ricevute 127 proposte: dei 22 progetti finanziati, 13 sono di ricerca di base e 9 di ricerca preclinica. I programmi premiati permetteranno lo studio dei meccanismi di diverse malattie genetiche e lo sviluppo di potenziali approcci terapeutici. I progetti vincitori riguardano varie patologie, più o meno conosciute, tra cui la distrofia muscolare di Duchenne, la sclerosi tuberosa, la paraplegia spastica ereditaria, i disturbi dello spettro autistico, l’emofilia A, la sindrome di Rett, l’epilessia e le mucopolisaccaridosi. 

“Con questa terza edizione del bando Multi-round, Fondazione Telethon – dichiara Celeste Scotti, direttore Ricerca e Sviluppo – continua a lavorare per garantire i fondi necessari per la ricerca sulle malattie rare, anche grazie al supporto imprescindibile di scienziati e ricercatori di altissimo livello. La Fondazione lavora per creare i presupposti affinché una ricerca di qualità possa generare terapie e soluzioni innovative che migliorino la qualità e le prospettive di vita del paziente. Questo bando è, inoltre, la dimostrazione della grande vitalità della comunità scientifica italiana impegnata nell’ambito delle malattie genetiche rare, a giudicare dalla selezione di ricerche molto promettenti, dagli studi di base alla ricerca traslazionale”. 

(Adnkronos)