(Adnkronos) –
‘The Ocean Race’, la più straordinaria regata velica intorno al mondo, che compie 50 anni, è arrivata per la prima volta in Italia a Genova. Protagonista di un charity event unico nel suo genere nella storia della nautica sarà Alice Leccioli con il suo esoscheletro ‘Felicità’, così lo battezzò la ventunenne ferrarese affetta dalla nascita da diparesi spastica quando nel 2019 una donatrice anonima, a seguito di una campagna di sensibilizzazione, le regalò ‘Ekso’. Si tratta di un esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete e incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus). Un gioiello della tecnologia distribuito in Italia dalla genovese Emac e figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond.
All’Ocean Live Park allestito nel Waterfront di Genova, Alice grazie al suo esoscheletro e accompagnata da Paolo Moretti, direttore della Uoc di Medicina fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini, è salita per la prima volta a bordo di una barca, quella del Team Genova, per lanciare una campagna crowdfunding Gaslininsieme per l’acquisto di un robot riabilitativo destinato al reparto di Medicina fisica e Riabilitazione del Gaslini.
“E’ stato bellissimo. E’ come fosse una missione per me, dare la possibilità anche ad altri di poter usufruire dei benefici della riabilitazione robotica e condividere il percorso di rinascita. Contribuire ad aiutare una struttura sanitaria ad acquistare per i piccoli pazienti del Gaslini un esoscheletro che attualmente ha un costo di circa 200mila euro è oggi la mia sfida più grande”, ha raccontato Alice.
“La maggior parte dei pazienti del nostro reparto – ha sottolineato Moretti – presenta gravi disabilità motorie che potrebbero beneficiare dell’utilizzo di un esoscheletro. Per questo accogliamo con entusiasmo questo progetto, in quanto offrirebbe una possibilità innovativa, versatile ed efficiente a integrazione dei programmi riabilitativi del nostro reparto con ripercussioni positive globali. La riabilitazione robotica inoltre consente di interagire con l’ambiente in modo libero e sicuro, con conseguente impatto anche sulla sfera cognitiva ed emotiva”.