Più vicina la fine dello stigma per gli ex pazienti grazie alla legge sull’oblio oncologico che potrebbe vedere la luce entro l’anno. “Ci sono più proposte ma l’obiettivo è un Testo unico che le metta insieme. Tutte partano da un presupposto molto semplice, circa 1 milione di persone in Italia vive il dramma di avere aver avuto un tumore e poi accade una cosa paradossale che oltre a questa tragedia sono colpiti dallo stigma che gli viene rifiutato un mutuo, un’assicurazione o l’adozione di un bambino. Chi è guarito da tanti anni si vede rifiutato l’accesso a queste richieste e oggi la legge non ti consente di poter di dire che non sei malato. Mentre noi vogliamo che dopo un certo numero anni, nella mia proposta si parla di 10 anni per adulti in altre di 8 anni, si ha diritto all’oblio oncologico”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Marco Furfaro, deputato del Partito democratico e componente della Commissione Affari Sociali della Camera, tra i promotori di un proposta di legge sull’oblio oncologico. Oggi anche la premier Giorgia Meloni ha dichiarato che “il Governo guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull’oblio oncologico”.
“E’ una norma di civiltà – continua Furfaro – che ci ha chiesto anche l’Ue, la Francia e il Belgio ne hanno già una, la Spagna ha detto di volerla fare. In questi giorni lavoreremo in Commissione ad un Testo unico che sarà poi portato in Aula e votato. La speranza che l’iter sia il più veloce possibile”. Entro il 2023? “Spero proprio di sì”, risponde il deputato. ” Le associazioni dei pazienti stanno seguendo la proposta di legge – conclude – il punto che ci chiedevano era di mettere a terra la legge sull’oblio oncologico dopo tanti anni. Vogliamo riuscirci”.