UniPd, studio sul Dna apre strada a nuovi bersagli terapeutici

(Adnkronos) – Numerosi studi susseguitosi negli anni hanno provato che la struttura del Dna è molto più dinamica di quanto inizialmente ritenuto: può assumere conformazioni alternative alla doppia elica, definite come strutture ‘non canoniche’, fra queste i-Motifs (iMs) e G-quadruplexes (G4s), strutture a quattro filamenti che si possono formare in particolari regioni del Dna in base alla sua composizione. Ad oggi i G4s sono stati caratterizzati molto di più degli iMs: per questi ultimi si è ritenuto a lungo che non potessero essere presenti nelle cellule in quanto la loro formazione si è sempre verificata solo in condizioni acide ed in provetta. Ora, uno studio dell’Università di Padova dimostra per la prima volta che gli iMs, così come i G4s, non solo sono presenti in cellule umane vive, e quindi in condizioni non acide, ma anche che esplicano una funzione di controllo nell’espressione di geni cellulari. 

Lo studio, pubblicato come breakthrough article su “Nucleic Acids Research”, è stato condotto da un team di ricercatrici tutto al femminile guidato da Sara Richter, riferisce una nota dell’atene padovano. “Nel nostro lavoro abbiamo evidenziato come la presenza di iMs e G4s sia una caratteristica intrinseca di ogni linea cellulare e quindi come queste strutture controllino importanti funzioni cellulari – spiegano Irene Zanin ed Emanuela Ruggiero, del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova e prime autrici dello studio -. Visto il coinvolgimento in ruoli chiave della biologia cellulare, iMs e G4s rappresentano nuovi bersagli terapeutici per diverse e rilevanti patologie umane, quali cancro, malattie infettive e neurodegenerative”. 

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