Università, Ordini infermieri: “Bene +2,3% posti a bando e flessibilità graduatorie”

(Adnkronos) – “Sono 20.525 i posti a bando per le lauree in Infermieristica per l’anno accademico 2024-2025 e 279 quelli per infermiere pediatrico. A questi si aggiungono 523 posti per infermiere e 22 per infermiere pediatrico riservati ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero. Rispetto ai posti a bando per scorso anno accademico il Mur ne ha previsti 466 in più (+2,3%) per Infermieristica, ma con una novità importante che permetterà un migliore utilizzo dei posti scoperti in alcuni atenei: la flessibilità delle graduatorie per consentire agli idonei di avere ulteriore possibilità di accesso al corso di laurea”. Lo sottolinea la Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), che in una nota analizza il decreto in materia del ministro dell’Università e della Ricerca, emanato dopo aver acquisito l’indicazione sul fabbisogno fornita da ministero della Salute e Regioni, “la cui richiesta era più elevata perché riferita al fabbisogno e non alla capacità formativa degli atenei di cui il Mur deve tenere conto – precisa la Fnopi – e in linea con quella formulata dalla federazione” stessa. 

“Il decreto – evidenzia la Fnopi – afferma che ‘i posti eventualmente non utilizzati nell’ambito della graduatoria relativa ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero’ sono resi disponibili ‘nell’ambito dei posti destinati agli studenti dei Paesi Ue e non Ue residenti in Italia, in tempo utile per lo scorrimento delle relative graduatorie e fatte salve, ove possibile, le eventuali compensazioni tra atenei all’interno dello stesso contingente riservato agli studenti dei Paesi non Ue residenti all’estero’. Inoltre, secondo il decreto i posti che si renderanno vacanti per effetto di eventuali fuoriuscite dello studente dalla coorte di appartenenza sono coperti con pubbliche selezioni indette dalle università e in base ad apposite graduatorie di merito”. 

“Maggiore elasticità, quindi – commenta la Fnopi – per non lasciare scoperti posti a bando. Tale modalità, insieme ad altri temi affrontati nelle interlocuzioni, rappresenta una conferma dell’attenzione posta alla ‘questione infermieristica’ da parte del Mur”. 

(Adnkronos)