(Adnkronos) – “L’uso nei bambini con fattori di rischio rimane l’uso preferenziale” dei vaccini anti-Covid per gli under 5. Ma “sta agli organi di salute pubblica nei singoli Paesi decidere come usarli”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco Ema, dopo il via libera del Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell’ente regolatorio Ue ai vaccini di Pfizer-BioNTech e di Moderna (in versione originale, non aggiornata alle varianti Omicron) per le fasce d’età da 6 mesi a 5 anni.
“E’ bene avere la possibilità di vaccinare anche i bambini più piccoli soprattutto se presentano fattori di rischio per Covid grave”, osserva l’esperto, evidenziando che “il rapporto rischio beneficio” di questi prodotti scudo nei bimbi “è largamente positivo”.