(Adnkronos) – Prima il decreto Milleproroghe che sospende le multe a chi ha violato l’obbligo di vaccinazione anti-Covid, deciso in piena emergenza pandemica. Poi il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che intende valutare se abolire alcuni dei programmi vaccinali per i bimbi perché a suo dire ci sono troppi casi di autismo e un motivo ci sarà. Sull’asse Italia-Usa “stiamo vivendo veramente la settimana più nera dei vaccini, con pericolose ricadute sulla salute e sulla vita stessa di bambini e adolescenti”. Lo dichiara all’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all’università Ludes-United Campus of Malta, che prende spunto dall’ultimo annuncio di Trump per lanciare un monito alle nostre istituzioni. Le vaccinazioni, osserva, sono uno strumento salvavita attraverso cui applicare l’articolo 32 della Costituzione che sancisce il diritto alla salute: mettendole in dubbio, si lancia un messaggio che contrasta con i dettami costituzionali.
Era la fine del febbraio 1998 quando scoppiò il ‘caso Wakefield’, dal nome dell’ex medico inglese che sulla rivista ‘The Lancet’ ipotizzò la correlazione tra vaccino Mpr (morbillo parotite rosolia) e sviluppo di disturbi dello spettro autistico. Un articolo che, dopo una lunga inchiesta giornalistica, venne derubricato a frode e ritirato nel 2010. “A 27 anni di distanza da quel febbraio – sottolinea con amarezza Farnetani – Trump nomina un no vax ministro della Salute e rilancia la più grande bufala della storia dei vaccini: in più di un quarto di secolo tutte le prove scientifiche hanno dimostrato l’infondatezza del legame tra vaccinazione e autismo”. Ma “questa notizia rischia di creare ancora più confusione e incertezza fra i genitori”, è il timore del medico, “dopo che in Italia nel Dl Milleproroghe vengono abolite le sanzioni per chi non ha ottemperato all’obbligo vaccinale Covid-19”.
Tornando alla “bufala sui legami tra vaccinazione contro il morbillo e rischio autismo”, rispolverata Oltreoceano, il pediatra calcola che, “se in Italia non ci fosse la vaccinazione contro il morbillo, ogni anno ci sarebbero 60mila casi di questa malattia, di cui 60 avrebbero presentato meningoencefalite, 5mila polmonite e altri 5mila otite con il rischio di sordità. E ci sarebbero stati anche alcuni morti”. Numeri che dovrebbero far riflettere in merito a quanto previsto dal Governo nel decreto Milleproroghe, ammonisce Farnetani: “Invece di togliere le sanzioni a chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale anti-Covid – sostiene – bisognerebbe al contrario introdurre l’obbligatorietà delle vaccinazioni, perché è l’unico sistema per ottenere una copertura vaccinale tale da far scomparire certe malattie, come è stato per il vaiolo e di fatto anche per la poliomielite”.
Per il medico dei bimbi “abolire la sanzione ai no vax del Covid, al di là della valutazione giuridico-amministrativa, è indirettamente un’approvazione del loro comportamento contro l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Ed è un messaggio che contrasta con l’articolo 32 della Costituzione, in base al quale lo Stato deve garantire la salute dei cittadini. Le vaccinazioni – conclude Farnetani – sono un modo per farlo”.