(Adnkronos) – Una malattia insidiosa che proprio di recente è tornata alla ribalta delle cronache per i personaggi famosi che ne stanno soffrendo, come il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, o il cantante Justin Bieber. Si tratta dell’Herpes Zoster, il cosiddetto ‘Fuoco di Sant’Antonio’, una patologia in grado di provocare un’eruzione cutanea capace di colpire le strutture nervose poste lungo il nervo facciale e la paralisi del volto, come spiega Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), a margine del Congresso Icar- Italian Conference on Aids and Antiviral Research che si è svolto a Bergamo. “Herpes Zoster è una malattia infettiva causata dal virus della varicella zoster, in genere una riattivazione di un’infezione latente. Causa gravi complicanze non solo a livello cutaneo, ma soprattutto causa una nevralgia che può durare anche mesi, oltre a complicanze di tipo oculare e anche cerebrovascolari”, sottolinea lo specialista. (Video)
I soggetti più a rischio di contrarre l’infezione da Herpes Zoster appartengono alla vasta categoria di immunocompromessi, pazienti con infezione da Hiv o malati oncoematologici che seguono terapie immunosoppressive, pazienti trapiantati di organo solido o pazienti dializzati. Uno studio osservazionale su larga scala (quasi 2 milioni i pazienti coinvolti), condotto da Gsk negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista ‘Open Forum Infectious Diseases’ edita dalla Infectious Diseases Society of America, ha evidenziato inoltre un possibile legame tra il Covid-19 e il Fuoco di Sant’Antonio nelle persone di età superiore ai 50 anni, nei primi 6 mesi successivi alla diagnosi di contagio.
Un legame rimarcato anche da Mastroianni: “Recentemente sono stati segnalati dei casi di attivazione del virus varicella zoster con comparsa dell’Herpes Zoster in pazienti che hanno avuto l’infezione da Sars CoV-2 e questo è causato soprattutto da una disregolazione del sistema immunitario che può comportare la riattivazione di questo virus”. Esiste però “un’arma importante per prevenire l’Herpes Zoster” e “un vaccino sicuro ed efficace”, evidenzia Mastroianni che precisa: “La vaccinazione è raccomandata ai soggetti adulti con età superiore ai 50 anni, ma anche a tutti i soggetti di età superiore ai 19 anni che sono immunocompromessi” e che seguono una terapia con farmaci immunosoppressori.