Vestita, ‘dieta mima-digiuno utile ma basta una volta al mese’

(Adnkronos) – “Ben venga il digiuno intermittente, metodo che ha una storia antica e che ha vantaggi per la salute. Ma bisogna tener conto anche del risvolto sociale. Saltare sempre la cena significa rinunciare a un momento conviviale, di gioia, di relax, di comunicazione. Per questo lo consiglio una volta al mese. Penso che sia un compromesso giusto, in modo che ci sia un riposo metabolico ma ci sia anche la possibilità di non rinunciare agli aspetti positivi della cena per diversi giorni consecutivi”. Così all’Adnkronos Salute Ciro Vestita, nutrizionista e autore di diverse pubblicazioni su alimentazione e fitoterapia, commentando il sempre maggiore interesse per questa metodologia alimentare.  

“Nel mondo occidentale, in generale, il problema non è il rischio di morire di fame – continua Vestita – ma di troppo cibo. E il digiuno intermettente ha benefici indubbi, questo metodo ha una storia. Gli elementi positivi derivano da un riposo metabolico. Al Sud fino a qualche decennio fa, si usava digiunare il venerdì, era una abitudine legata alla religione ma si faceva anche per risparmiare e stavano meglio. Anche i mormoni, comunità diffusa soprattutto in America, da secoli fanno un digiuno periodico, interrotto da un po’ di frutta nelle 24 ore. E in questa comunità – sottolinea – c’è un abbattimento degli incidenti cardiovascolari del 40%. Sono tecniche proficue, ma il risvolto emotivo, in fatto di alimentazione, non può essere trascurato. Non si deve esagerare. Una volta al mese, o una volta ogni due settimane, 16 ore di digiuno sono sufficienti a favorire il benessere, ma fare diventare compulsivo questo metodo rischia di essere controproducente”, conclude.  

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