MANTOVA – Prosegue anche quest’anno la tradizione di celebrare Cesare Fretta, morto durante le “giornate rosse” del 3-4 dicembre 1919, mentre difendeva la sua armeria in via Cavour. Al suo posto ora sorge il ristorante “Sücar Brüsc”, ma i titolari Giovanni Lodi, Luca Massaro, Mattia Mozzi e Michele Crestale hanno voluto mantenere viva la memoria di questa ricorrenza.
Così, a 106 anni dal tragico evento, questa sera hanno deposto una corona di alloro sotto il busto di Fretta, posizionato accanto alla porta del locale, dove è presente anche una targa commemorativa.
Il ricordo di Cesare Fretta per il ristorante “Sücar Brüsc” è un impegno che dura tutto l’anno. Le travi annerite dall’incendio, che segnarono la tragica vicenda, sono state lasciate volutamente a vista e valorizzate da una luce ad hoc, affinché non si dimentichi quanto accaduto in quei giorni.
I rivoltosi entrarono in quella che probabilmente era l’ultima armeria di Mantova, uccidendo il proprietario, Cesare Fretta, che aveva tentato con ogni mezzo di difendere la sua attività. I criminali appiccarono anche un incendio che, solo per miracolo, non distrusse l’intero palazzo.
Dal 2019, i quattro soci del ristorante hanno scelto senza esitazioni di preservare il ricordo di quegli eventi che hanno segnato la storia della città. “Il 3 dicembre per noi è una data di commemorazione” – racconta Giovanni Lodi, uno dei titolari del “Sücar Brüsc”. “Qualcuno l’ha definita una commemorazione laica e ci riconosciamo molto in questa definizione. Oggi non parliamo di ristorazione, ma come mantovani ci teniamo a ricordare quanto accaduto 106 anni fa, visto che abitiamo nei luoghi dove Cesare Fretta, mantovano, soldato, commerciante, fu attaccato brutalmente”.
La storia di Fretta, però, è ancora avvolta in alcuni misteri. “Ogni anno qualcuno ci racconta un pezzo di storia” – continua Giovanni Lodi, “ma ci sono ancora aspetti sconosciuti, come l’età di Fretta al momento della morte e se ha degli eredi. Continuiamo a fare ricerche per cercare di ricostruire il quadro più completo possibile.”
Anche questa sera, molti amici, vicini di casa e attività locali si sono radunati sotto il busto di Cesare Fretta per rendere omaggio alla sua figura, deporre una corona di alloro e ricordarlo insieme alla comunità.















