La Festa di Liberazione è stata celebrata in tutti i Comuni della Bassa. Ricordato Papa Francesco e la staffetta partigiana Maria Zuccati
GONZAGA
Le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione promosse dal Comune di Gonzaga sono iniziate con il ritrovo in piazza Castello per la deposizione delle corone presso i monumenti di Bondeno, Palidano e Gonzaga con la benedizione religiosa e gli interventi della sindaca Elisabetta Galeotti e di Luisa Cigognetti, direttrice scientifica dell’Istituto di Storia Contemporanea di Mantova. Le cerimonie sono state accompagnate dai brani eseguiti dall’associazione musicale Banda di Gonzaga.
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dell’ANPI Anna Pezzella, del Parroco Don Paolo Gibelli e la partecipazione di ANMI Suzzara.
“Oggi non celebriamo un’ideologia partitica, ma un trionfo di valori universali che appartengono a tutti noi. Celebriamo la Liberazione, un momento cruciale della nostra storia in cui l’Italia, stremata dalla guerra e oppressa dalla tirannia nazifascista, ritrovò la sua anima e la sua dignità – ha detto Guastalli – Chi sceglie di celebrare il 25 Aprile, non si schiera per una parte politica, ma si colloca dalla parte giusta della storia: quella della libertà, della democrazia, della giustizia e della pace. Valori che non sono nati dal nulla, ma che sono stati conquistati con il sacrificio, il coraggio e l’abnegazione di uomini e donne che hanno combattuto nella Resistenza”.
“Questa mattina, ascoltavo con preoccupazione le interviste a dei giovani che faticavano a definire il significato della Festa della Liberazione. Molti non riuscivano a collegarla al contesto storico della lotta contro il regime nazifascista, alla Resistenza e alla conquista della pace, della libertà e della democrazia – ha continuato Guastalli – Questo mi ha fatto riflettere sulla nostra responsabilità di tramandare la memoria di quegli eventi, di far comprendere alle nuove generazioni il prezzo che è stato pagato per la nostra libertà. La Liberazione non è solo un evento del passato, ma un monito costante per il presente e per il futuro. I valori della Resistenza, la solidarietà, l’uguaglianza, l’antifascismo, la lotta contro ogni forma di oppressione – sono valori che devono essere contestualizzati e vissuti anche oggi”.
Il corteo si è spostato al Piazzalunga per il concerto a tema dei Folkin’Po e nel pomeriggio, alle ore 15, è stato possibile vistare con l’autobus tutti i monumenti ai caduti delle frazioni. La giornata si è conclusa con la Santa Messa delle 18 alla Parrocchia dell’Immacolata.
La festa di Liberazione è iniziata con òla deposizione di corone nelle frazioni di San Siro, Mirasole, Brede, Bardelle, Gorgo. A Portiolo al termine della Santa Messa alle 10 deposizione corona. Le celebrazioni sono proseguite nel capoluogo alle 11 con la Santa Messa e successiva deposizione corona. A seguire l’intervento del Sindaco Roberto Lasagna che ha chiuso la manifestazione, con la partecipazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi della locale Scuola Secondaria di 1° grado. “Oggi abbiamo ricordato le vittime e i caduti di tutte le guerre, nel ricordo commosso di Papa Francesco, che fino all’ultimo ha ripudiato la guerra e invocato la pace tra i popoli – ha detto il sindaco Lasagna – In questi tempi difficili, siamo chiamati a vivere ogni giorno i valori del 25 aprile, con le nostre azioni quotidiane, scegliendo la giustizia, la libertà e la solidarietà come bussola del nostro cammino, essendo di esempio e insegnando alle future generazioni il valore della pace e della democrazia. Abbiamo inoltre aderito alla campagna di Emergency “Ripudia la guerra” e con i ragazzi del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi abbiamo appeso lo striscione al balcone del Municipio”