“Chi fa la verità viene alla luce”, in Santa Barbara la mostra del Maestro Raffaele Darra

MANTOVA – Sarà l’arte di Raffaele Darra, Maestro vetraio di fama internazionale, la protagonista della mostra pasquale nella Basilica palatina di Santa Barbara
L’inaugurazione dell’esposizione è fissata per sabato 23 marzo alle 10.30, con la presentazione critica a cura della storica dell’arte Paola Artoni e un intervento musicale del Maestro Al Halabi Nahel, compositore e direttore d’orchestra, fondatore e direttore della Syrian Philharmonic Orchestra con sede a Damasco.

La personale di Darra, che proseguirà sino al 28 aprile, con apertura al sabato e alla domenica dalle 10 alle 18, è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Mantova, dalla Diocesi di Mantova e dal Touring Club Italiano.

Un evento che vede per il dodicesimo anno consecutivo il Liceo Artistico “Giulio Romano” di Mantova  promotore di un evento dedicato all’arte contemporanea in Santa Barbara e di cui ne cura l’allestimento, così come era già accaduto per le personali dedicate a Silvio Consadori, Angiolino Cristanini, Mario Dall’Acqua, Aldo Falchi, Renzo Ferrarini, Andrea Giovannini, Trento Longaretti, Sandro Negri, Enzo Nenci, Teresa Noto e Aurelio Nordera.

“Insieme all’artista abbiamo scelto come titolo il passo evangelico ‘Chi fa la verità viene alla luce’ (Gv 3, 21), tra l’altro ripreso nelle ‘Confessioni’ di Sant’Agostino. Il desiderio è infatti quello di sottolineare tre concetti: il fare, la verità e la luce. Darra è homo faber che lavora la materia con le sue mani e che, con la pazienza e la creatività, la trasforma in luce – spiega Paola Artono -. Come artista cerca la verità, il senso, il divenire, con un processo attivo che diventa anche cammino di fede. La mostra è suddivisa in sezioni: nella prima Darra riflette sulla croce che nel vetro si trasfigura come albero della vita e che accoglie Cristo vittorioso sulla morte, luminoso di eternità. Nella seconda sezione interpreta il sogno di Giacobbe con la scala che sale verso il cielo (un tema anticipato nella rassegna ‘Nella forma e nella materia’ alla Casa del Mantegna) e che permette un viaggio di conoscenza della Verità. La terza sezione è nella Cappella del Preziosissimo Sangue di Cristo, dove trova spazio una vetrata trasparente, leggibile come un sole eucaristico, una porta luminosa che evoca una potente e silenziosa dimensione trascendentale. La quarta sezione
presenta un’interpretazione festosa della pesca miracolosa, con decine di pesciolini colorati e guizzanti a rappresentare l’abbondanza della Grazia di Dio. Chiude il percorso una quinta ‘stazione’ dedicata agli angeli, preziosi messaggeri della Pietà celeste”.

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