Cimice asiatica, pera mantovana: perdite nel 2025 sfiorano anche il 100% del raccolto

MILANO – La preoccupazione per la cimice asiatica si fa sempre più forte tra gli agricoltori soprattutto per il rischio estinzione della pera mantovana dato che il raccolto 2025 è stato pesantemente danneggiato, con un calo del 40/50% rispetto agli anni scorsi, sia a livello regionale che nazionale e in alcuni casi, specialmente nel mantovano, con perdite che hanno raggiunto anche il 100% del raccolto.
“E’ necessario istituire un tavolo tecnico regionale permanente tra istituzioni, agricoltori, ricercatori per far fronte alle criticità del settore dovute all’invasione della cimice asiatica – spiega il consigliere regionale Pd, Marco Carra – oltre a questo è necessario potenziare il servizio fitosanitario e sollecitare il governo per lo stanziamento dei ristori per gli imprenditori agricoli che hanno subito danni sostanziosi” – prosegue.

L’appello è stato lanciato oggi in Commissione Agricoltura in Regione Lombardia, nel corso dell’audizione di ERSAF Lombardia, Coldiretti Lombardia, Confagricoltura Lombardia e Copagri Lombardia: un’audizione richiesta proprio da Marco Carra, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni dal mondo agricolo, in particolare da frutticoltori che stanno vivendo grandi difficoltà dovute alla presenza invasiva della cimice asiatica con il rischio della scomparsa della produzione.

“Regione Lombardia è chiamata a dare risposte concrete, con politiche regionali e nazionali per tutelare il settore – prosegue Carra – così come sono stati previsti ristori per 10 milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna, anche Regione Lombardia deve farsi trovare pronta, ad avviare un gioco di squadra con la stessa regione Emilia e prevedere ristori che devono essere supportati con atti concreti per una vera e propria tutela del comparto a cui bisogna garantire un futuro, per una ripresa effettiva dopo questi anni di estrema difficoltà”.

BULBARELLI (FDI): “INSIEME PER PROTEGGERE L’AGRICOLTURA MANTOVANA”

“La diffusione della cimice asiatica è tornata a rappresentare una minaccia seria per l’agricoltura lombarda, in particolare per la pericoltura, ma con rischi sempre più concreti che possa attaccare anche tipologie di colture”  – ha commentato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paola Bulbarelli – purtroppo, i risultati ottenuti con l’introduzione della cosiddetta vespa samurai non sono stati finora sufficienti a ridurre in modo strutturale la presenza dell’insetto. È necessario potenziare i sistemi di monitoraggio, le reti di cattura e le sperimentazioni di nuovi metodi di difesa biologica e meccanica”

E’ emersa la necessità di accelerare l’erogazione dei fondi nazionali e regionali destinati agli indennizzi per i produttori danneggiati; valutare, in accordo con il Ministero della Salute, la possibilità di introdurre in via temporanea alcuni prodotti fitosanitari oggi non più disponibili. I referenti della Direzione Generale Agricoltura ed Ersaf Lombardia hanno preannunciato l’apertura tra dicembre 2025 e gennaio 2026 un nuovo bando regionale per l’acquisto di reti anti-insetto, esteso a tutto il territorio lombardo.

“Dobbiamo sostenere concretamente le aziende agricole lombarde, molte delle quali rischiano perdite economiche gravi – ha aggiunto Bulbarelli – tutelare le nostre filiere significa difendere un patrimonio economico, ambientale e identitario della Lombardia”.

“La Regione, che fa già parte del Comitato Fitosanitario nazionale e che siede nel Tavolo tecnico sulla cimice asiatica continuerà a sollecitare il Governo affinché le indennizzi arrivino in tempi rapidi, e a promuovere tutte le iniziative utili a proteggere le nostre produzioni e i nostri territori da questa invasione ormai iniziata nel 2004”, ha concluso il consigliere Bulbarelli.