MANTOVA – Le quattro serate “Summer Nights” che si terranno al Mantova Village di Bagnolo San Vito avranno il patrocinio del Comune di Mantova. E’ bastata questa dichiarazione per suscitare rabbia, indignazione tra i commercianti del centro città. Ecco allora che una 40ina di loro ha scritto una lettera, pubblicata sulla stampa locale, per chiedere chiarimenti al sindaco Palazzi.
“Si tratta di 4 serate nel corso delle quali avranno luogo vari eventi consentendo a negozi e ristoranti della struttura di rimanere aperti ben oltre gli orari” – si legge nella lettera – che prosegue “Iacopo Rebecchi, assessore al commercio del Comune di Mantova ha giustificato questa scelta in quanto, se si è ben inteso dalle sue parole, le “Summer Nights” potrebbero portare turisti a Mantova, che è il Comune presso cui esercita le sue funzioni”.
Da qui i dubbi dei commercianti sull’esistenza di una strategia a favore del centro storico, visto il patrocinio ad un’iniziativa che si svolge in un altro comune e soprattutto visto che il centro città non brilla per iniziative. Poi la lettera fa cenno al numero di negozi sfitti e alle difficoltà che sta attraversando la città.
“Rimaniamo in attesa di un segno di incoraggiamento – prosegue la lettera – di un messaggio di speranza per il futuro della nostra città che non guardi ai comuni dell’hinterland ma al proprio prezioso patrimonio storico e culturale. Un messaggio più o meno contrario a quello lanciato dall’assessore Rebecchi”.
La lettera è firmata Sebastiano Tosoni che dichiara “scrivo per un gruppo di esercenti del centro che mi hanno incaricato dell’invio e di cui mi faccio referente non essendo firmatario diretto”.
Seguono le altre 37 firme di commerciati la maggiorparte tra via Verdi, corso Umberto, via Roma, via Battisti.
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, in risposta alla lettera ha chiamato, tramite la segreteria, tutti i quaranta firmatari, invitandoli a un incontro al quale parteciperà con il Vice Sindaco Buvoli e l’Assessore Rebecchi, che si terrà nella mattinata di lunedì 8 luglio presso il Comune. L’obiettivo del confronto è quello di approfondire, insieme ai firmatari e alle associazioni, le tematiche sollevate nella lettera, promuovendo uno spirito di collaborazione e condivisione. “Siamo sempre aperti al confronto – spiega il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – che auspico propositivo e rivolto in avanti, poiché il centro storico è il cuore della nostra città, nel quale investiamo e dobbiamo continuare a investire, per tenerlo curato, vivo e accogliente. Non perdiamo tempo in polemiche di poco conto, confrontiamoci su cosa possiamo insieme fare di più”.
“La lettera è un’iniziativa partita direttamente dai commercianti, tra cui ci sono molti nostri associati – commenta Davide Cornacchia, direttore Confesercenti Mantova – noi associazione ci mettiamo a loro disposizione per dare tutto il supporto necessario, ci siamo sempre dichiarati contrari a questa iniziativa. Stiamo valutando se andare alla riunione indetta da sindaco, ma sicuramente non mancherà il nostro appoggio a tutti gli associati che ce lo chiederanno”.
Cornacchia poi fa il punto sulla situazione ” un negozio che chiude ogni due giorni, una situazione complessa di non facile soluzione, ma quello che è certo è che manca un piano marketing per la città, ci vuole qualcuno che programmi gli eventi, che dica cosa si può fare vedere a Mantova, quali servizi, dove parcheggiare, in molti non lo sanno”.
Anche Confcommercio Mantova è sulla stessa posizione: “Che c’era il malcontento dopo questa notizia si sapeva, i nostri associati sono autonomi per prendere le loro decisioni e noi li appoggiamo – commenta Stefano Gola, vice presidente Confcommercio Mantova – lunedì saremo all’incontro, vediamo, quello che è certo è che non siamo capaci a pubblicizzare la nostra città dobbiamo affidarci a qualcuno che lo sappia fare, non si possono sapere le iniziative all’ultimo momento. Se la Provincia di Mantova avesse sponsorizzato l’evento nulla da dire, ma il Comune deve pensare prima ai suoi commercianti e poi agli altri – prosegue Gola – l’avrei capito se al Mantova Village ci fosse una sorta di Apt che informasse i suoi visitatori sulle mostre e gli eventi della città allora si che era uno scambio, ma non mi risulta che ci sia, così non va bene”.