MANTOVA – Una notizia tanto attesa: tra Natale e Capodanno si concluderà la ristrutturazione della Torre della Gabbia e a ottobre scatteranno le prenotazioni per potervi accedere. E’ quanto affermato dal candidato sindaco Mattia Palazzi durante l’incontro che si è tenuto ieri sera.
Il centro storico è identificato come perno dell’attrattività turistica, ma non solo: in centro c’è chi vive, lavora, promuove eventi culturali.
Una città che in questi ultimi anni ha avuto la capacità di richiamare residenti da fuori, soprattutto dall’hinterland. 900 abitanti in più che si sono trasferiti grazie a servizi e qualità della vita. Palazzi ha poi citato gli investimenti in servizi pubblici, “ma se il centro si svuota – ha spiegato Palazzi – c’è il rischio reale che questi servizi, nel tempo, non siano più sostenibili economicamente. Ecco perché c’è la necessità di riportare nelle vie centrali residenti, uffici, attività, lavoro”. Tra gli esempi, il trasferimento della sede della Tea, con i suoi 250 lavoratori, ma anche l’intenzione di recuperare edifici, la crescita dell’università, con l’obiettivo di arrivare a 4mila studenti.
Tra le idee anche “ l’allargamento del centro storico” grazie alla riqualificazione di aree come Corso Pradella. Un processo destinato a continuare: presto (a ottobre) aprirà il cantiere di piazza Ottantesimo Fanteria e in programma ci sono lavori in piazza Cavallotti, via Mazzini, via Chiassi.
Nicola Martinelli ha poi ricordato il maxi cantiere di Palazzo del Podestà, “una città nella città”. “Il 14 settembre inizieremo a smontare i ponteggi su via Ardigò – ha detto – Credo che uno dei capolavori di questa amministrazione sia stato aver fatto ripartire il cantiere, fermo da anni”. Martinelli ha anche accennato al sottoponte del rio: “In questo momento siamo seduti su un cantiere. Un domani potremo andare sul rio, che ha un fascino particolare”.
“Il centro cammina sulle gambe delle persone – ha proseguito Giovanni Pasetti – Ci accusano di essere il partito della Ztl, in realtà noi siamo il partito dei cittadini. Il centro è rivitalizzato dagli eventi, grazie al lavoro di chi li promuove. Il compito dell’amministrazione è sostenere e aiutare queste realtà”.
A seguire, Andrea Murari ha parlato del coraggio che serve a un’amministrazione per intervenire in cui centro storico “Per anni abbiamo riempito i parcheggi in centro di persone che ci lavorano. Lo abbiamo visto dal basso tasso di rotazione delle soste. Ora, con i parcheggi scambiatori e le navette, questo non accade più, e abbiamo liberato spazio per chi, per esempio, deve fare una commissione veloce”. Altro tema caldo quello delle ciclabili: “C’è chi ci accusa di odiare le macchine. Non è così: più persone usano la bicicletta e più spazio resta per chi l’auto la deve usare per forza”.
A Giovanni Buvoli il compito di chiudere i lavori. E da assessore uscente alle Attività produttive ha parlato di esercizi pubblici e negozi. Prima ha citato l’aumento del numero delle attività commerciali dal 2015 a oggi e poi ha annunciato il progetto del DUC (Distretto urbano del commercio): “La qualità del commercio cittadino è elevata, ma ancora non si distingue dall’offerta dei centri commerciali. Cercheremo, con le categorie, di creare il giusto mix merceologico, lavoreremo insieme sugli orari e collaboreremo per avere un arredo urbano il più possibile omogeneo”. Da non dimenticare gli aiuti alle famiglie in difficoltà durante i mesi dell’emergenza pandemica con un piano di aiuti da 3 milioni di euro.