MANTOVA – “Il nostro futuro è in pericolo”. E’ questo il grido di battaglia lanciato dai giovani mantovani che si sono radunati in Piazza Sordello oggi pomeriggio per partecipare al “Friday for future”. Un appuntamento che ha riempito le piazze italiane. Dai giovani arriva un vero e proprio appello. “La crisi climatica non si è fermata con la pandemia, ma i governi continuano ad ignorarla”. “Le nostre richieste sono sempre le stesse -ha spiegato Sofia Pasotto -. Non c’è stata una grande azione politica, ma aggiustamenti. L’Unione Europea ha optato per un piano ambizioso per il taglio delle emissioni al 2050. Oggi siamo in piazza con dei cartelloni che rappresentano le 100 aziende più inquinanti a livello mondiale, che producono il 71% delle emissioni a livello mondiale. Tra queste anche Eni”.
Nell’invito di partecipazione i giovani mantovani avevano anche annunciato l’intenzione di far sentire la loro voce all’amministrazione di via Roma, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali. “Mantova è messa bene – spiega – . Ma Mantova può fare di più e può essere da esempio per gli altri. Noi abbiamo anche scritto al sindaco Palazzi e ai sindaci della provincia. A Mantova è stato fatto tanto ma c’è sempre un margine di miglioramento”.
Per quanto riguarda la sicurezza, una manifestazione pacifica gestita con scrupolo: distanziamenti sociali, mascherine indossate regolarmente, che hanno esaltato gli sguardi di chi ha una visione pratica post Covid e post crisi ambientale. Fridays for Future Mantova infatti ha aderito alla campagna ” Ritorno al Futuro” con la raccolta di idee e nuove proposte concrete (https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/ ) per il governo italiano.