Grande partecipazione a Pegognaga per la Festa del Ringraziamento

PEGOGNAGA – E’ stata celebrata a Pegognaga con viva partecipazione la 13a Festa del Ringraziamento. Evento voluto dal mondo agricolo, partecipato da Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Gruppo amatori trattori d’epoca, con la collaborazione di Anspi, Pro loco Flexum e Unità Pastorale Terre Matildiche. Nel corso della messa nella Chiesa dello Spirito Santo il parroco don Flavio Savasi, commentando il Vangelo ha sottolineato la differenza tra le offerta del ricco e quelle dei poveri. «Le donazioni del ricco per quanto sostanziose – ha detto don Flavio – sono il superfluo di quanto possiede, mentre quelle del povero hanno maggior valore intrinseco». Ha evidenziato inoltre come alcuni atteggiamenti d’aiuto verso gli altri nascondono a volte la volontà d’apparire appagando il proprio ego. Sono poi intervenuti i rappresentanti dell’ente pubblico: Giulia Caramaschi, consigliera di maggioranza con delega all’agricoltura, che ringraziato per l’iniziativa Parrocchia, Anspi, Pro Loco, associazioni di categoria, che hanno esempio di unità d’intenti. Ha poi sottolineato le difficoltà del mondo agricolo incentivate dal mutamento climatico, invocando la medesima unità d’intenti tra agricoltura, politica e comunità intera per la salvaguardia dell’ambiente. Viola Messori della minoranza consiliare ha espresso apprezzamento per la festa, richiamando nel contempo l’attenzione a mantenere l’utilizzo dei terreni costantemente orientati alla produzione agricola nel rispetto ambientale. Il vicesindaco Lui ha sottolineato la sensibilità dimostrata dai partecipanti al corteo dei trattori, partiti da via D’Antona, che prima di giungere in via Tazzoli a fianco della parrocchiale, hanno sostato in piazza De Gasperi davanti alla Rsa, per permettere a molti anziani, che hanno dedicato la loro vita al lavoro nei campi, di apprezzare l’attenzione nei loro confronti. Ha rimarcato la strategicità della produzione agricola onde rispondere adeguatamente alla crescente fame nel mondo, mantenendo nel contempo alto il rispetto ambientale. «In un contesto – ha proseguito – sempre più diviso tra catastrofisti e negazionisti, dovremmo concentrarci maggiormente nell’utilizzo della scienza per ridurre quanto più possibile gli effetti del cambiamento climatico». Gino Pisani, deus ex machina della festa, ha letto la preghiera del coltivatore. Don Savasi ha poi benedetto comunità e macchinari agricoli.

Riccardo Lonardi