Il colonnello Graci lascia Mantova: sarà Capo Ufficio Comando a Verona

MANTOVA – Il colonnello dei carabinieri Carmelo Graci tra una decina di giorni lascerà Mantova dove ha guidato il Reparto operativo per prendere servizio a Verona dove ricoprirà l’incarico di Capo Ufficio Comando.
Formatosi in Accademia Militare a Modena, dopo le esperienze di Torino e di Verona, Graci per ben 18 anni ha condotto indagini, comandando prima la sezione del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria, poi il Nucleo Investigativo di Venezia ed infine il Reparto Operativo di Mantova.

Premiato in più occasioni, è stato insignito recentemente di uno dei più importanti riconoscimenti militari, la medaglia “mauriziana”, concessa su decreto del Presidente della Repubblica per il compimento di dieci lustri di carriera militare.

Fra le principali indagini condotte con successo dal colonnello Graci si ricordano, durante la sua permanenza presso il Comando di Verona, la cattura del latitante Elio Migliorini in Costarica; “Cavallo di Troia” con la disarticolazione dell’associazione per delinquere che rubava auto nuove e di grossa cilindrata in Italia per consegnarle a facoltosi in Africa, e “La Madonna di Ponza” dove l’ufficiale si era infiltrato, fingendosi notaio, ed aveva recuperato il prezioso dipinto asportato da Gaeta molti anni prima.
Al comando del Nucleo investigativo di Reggio Calabria ha condotto l’indagine  “Crimine”, che aveva permesso di mappare tutto l’organigramma della ‘ndrangheta e l’arresto del capo della ndrangheta, e l’indagine “Amadeus”, per corruzioni in atti giudiziari e da cui era iniziata la latitanza a Dubai di Amadeo Matacena. A capo invece del Nucleo investigativo di Venezia Graci ha catturato la banda dell’Audi Gialla, che aveva imperversato in tutto il nord Italia.
Negli ultimi anni, a capo del Reparto operativo di Mantova,

La conferenza stampa al termine dell’indagine L’Abbraccio condotta da Graci (al centro)

il colonnello ha condotto con successo l’indagine “L’abbraccio” che ha portato all’arresto dei membri di un’associazione dediti ai furti e rapine di gioielli ed orologi ai danni di anziani e turisti. E’ stato impegnato inoltre nella prima operazione in Italia contro i furbetti del Reddito di Cittadinanza, con 250 persone denunciate, come nell’indagine Sisma, il cui processo è ancora in corso.

Graci vanta inoltre l’incredibile primato di aver risolto tutti gli omicidi su cui ha lavorato con personali e determinanti contributi. Tra questi l’omicidio Vincenzotto, assicuratore ucciso a martellate a Bussolengo di Verona, l’omicidio Manca, l’impiegata di banca di Mestre, il cui corpo fu recuperato sotto un cavalcavia di Vicenza e, fra gli ultimi l’omicidio “Del Ponte” di Sandro Tallarico, “Della Favorita” e di “Malavicina”. 

Graci non è però solo conosciuto per gli importanti risultati raggiunti nell’Arma. E’ infatti un collezionista di arte moderna di fama internazionale. La sua collezione la “Graci collection”, censita dalla celebre guida Bmw, conta duemilacinquecento opere, acquistate nel corso degli ultimi venti anni, che sono state anche protagoniste di alcune delle mostre più importanti di arte contemporanea realizzate in Europa.