MANTOVA – Quarto giorno di lavori al sottopasso di Porta Cerese, secondo a due corsie, giovedì, giorno di mercato, ma l’impatto su traffico non è stato problematico come si poteva pensare. Si qualche intoppo per capire la riduzione delle corsia, incolonnamenti nelle ore di punta, mattina, pranzo e sera, ma quasi come sempre. Certo quando ci sono i movieri e i vigili che fermano una corsia piuttosto che un’altra per permettere la svolta da via Brennero qualche coda si forma. Il problema principale delle attività sembra però rimanere sempre più lo stadio e le chiusure durante le partite. La questione traffico con i lavori è data per scontata e non sembra per ora creare particolari disagi.
“Nelle ore di punta c’è ovviamente traffico, ma c’è sempre stato, 4 sono gli orari critici la mattina 7.30- 8 le 13 e 14 del pomeriggio che coincidono con entrate e uscite da scuola e la sera dalle 17.30 alle 19.00 – spiega Francesca Norback della “Farmacia Al Te” – Il cantiere è appena iniziato, vediamo come va, ma al momento non è cambiato molto. Quello che a noi danneggia non sono certo i lavori e le code, ma la chiusura a causa della partite, il nostro cruccio è lo stadio. I cartelli vengono messi il giorno prima per cui in tanti non li leggono, si scoraggiano e vanno via, il giorno della partita poi chiudono tutto e quindi perdiamo due giorni di lavoro”.
“Non ho fatto molto caso se in questi giorni il traffico è aumentato o meno rispetto al solito, diciamo che nelle ore di punta ci siamo abituati, il fatto che abbiamo staccato il semaforo in un certo senso snellisce, a me però la corsia unica danneggia perchè chi arriva da corso Garibaldi o dal viale non può più svoltare e con via Luzio chiusa deve fare un giro assurdo. Ma non si poteva lasciare un varco per una piccola svolta? Magari a ridosso di quella piccola rotonda che hanno creato con i cartelli? Già due clienti questa mattina sono arrivati in ritardo. Nulla da dire invece sui lavori in via Luzio, proseguono spediti, lavorano anche quando piove” – commenta Stefano Brindani gommista di Porta Cerese.
Questione stadio invece come sopra ” Le partite ci danneggiano molto, a me mettono anche le fasce davanti per cui sembra che io sia chiuso anche se sono aperto, dalle 14 del pomeriggio, la partita saltata per la morte del Papa, nonostante si sapesse che non sarebbe stata giuocata hanno tenuto chiuso lo stesso, assurdo” conclude Brindani.
“Sicuramente traffico ce n’è, quando poi si chiude il passaggio a livello è tutto bloccato, staremo a vedere – commenta Luca Maccarinelli della tabaccheria di via Luzio – a dire il vero non abbiamo ancora capito bene il progetto, come sarà fatto e dove sarà esattamente la rotonda. Per via Luzio dobbiamo aspettare ancora un po per la riapertura, ma va bene. Anche per noi il problema più grosso è lo stadio. Adesso per tre mesi siamo tranquilli, ma ogni volta è la stessa storia, chiusure esagerate quando basterebbe farlo solo per le squadre critiche dove c’è astio tra le tifoserie. Nell’ultima partita addirittura i tifosi delle due squadre sono venuti a mangiare insieme e allora c’era bisogno di chiudere tutto?”.