MantovaMusica compie 10 anni. Ad aprire la stagione 2025 Romanovsky al pianoforte

In foto da sinistra Leonardo Zunica Stefano Giavazzi, Mattia Palazzi e Stefano Maffizzoni

MANTOVA – 390 concerti, 40.600 presenze, 25 diverse location: sono i numeri delle 9 stagioni di MantovaMusica che proprio nel 2025 compie 10 anni. La 10° edizione della manifestazione è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del Comune dai tre direttori artistici  Stefano Giavazzi, Stefano Maffizzoni, Leonardo Zunica e dal Sindaco, Mattia Palazzi, durante la quale è stato illustrato il programma dei primi sei mesi del 2025.
“Oggi è una giornata importante e felice – commenta Giavazzi – esattamente 10 anni fa, l’8 dicembre del 2015 eravamo qui per presentare il nuovo progetto al Sindaco, l’unione di tre associazioni che hanno deciso di mettersi insieme e creare MantovaMusica. E’ stato un percorso importante e se dopo tanto tempo siamo ancora qui, vuol dire che abbiamo lavorato bene”.
Ricco il programma di eventi anche per il 2025 che prevede una cinquantina di concerti per tutti i gusti e le età ovviamente diverse e variegate anche le location che permetteranno, oltre ai classici teatri di scoprire luoghi significativi del territorio. Da non dimenticare gli eventi “Diciotto/Trenta” dedicati ai giovani, le “Bellezze Ritrovate” in luoghi particolari, o l’iniziativa “Vieni a cena con noi” con la quale prenotandosi si può dopo il concerto cenare con gli artisti.
“La sinergia che abbiamo creato ci ha caricati di tanta energia – spiega Maffizzoni – e ci ha permesso di ripartire anche dopo i 3 anni difficilissimi del Covid. Ricchissimo il programma dei concerti, quelli della domenica, per esempio, inizieranno a marzo e saranno dedicati sia a professionisti che a giovani musicisti vincitori di concorsi internazionali. Tanti i luoghi scelti, in attesa di riavere il nostro amato Bibiena, sperando di poterlo utilizzare per la seconda parte autunnale della nostra rassegna”.
Proporre musica oggi, in un contesto sociale mutato nel profondo, è una sfida che pone riflessioni e capacità organizzative non comuni. Per questo l’interazione tra le associazioni che stanno a capo di questo progetto, Società della Musica, Artico e Diabolus in musica, ha costituito il cardine di una strategia fondamentale per riuscire, anno dopo anno, ad offrire al pubblico grandi eventi musicali che rimarranno nella memoria collettiva dei mantovani che amano la musica.
“Se siamo ancora qui a presentare il calendario di MantovaMusica – commenta il Sindaco Palazzi – è perchè la collaborazione tra queste realtà funziona, quando abbiamo parlato del progetto ero consapevole che vi rivolgevate ad un pubblico diverso, ma in un periodo di ristrettezze economiche c’era la possibilità di dirottare le risorse solo su qualcosa di nuovo, e così è stato. MantovaMusica in tutti questi anni ha saputo ampliare la dimensione dell’offerta culturale della città raggiungendo diverse fasce di popolazione”.
Palazzi ha anche ricordato come Mantova sia tra le città con la spesa culturale pro capite maggiore e che sono poche le città con un’offerta come il capoluogo virgiliano.
“Non riesco a non raccontare gli esordi di questo progetto senza commozione – dice Zunica – ricordare come siamo partiti e dopo 10 anni essere ancora qui. Anche quest’anno il programma di Eterotopie si inserisce con i concerti nelle proposte culturali di Palazzo Te, ma stiamo anche cercando sinergie con il Festivaletteratura”.

Primo appuntamento della stagione 2025 venerdì 17 gennaio all’Auditorium Monteverdi alle 21.00 cn il “CONCERTO INAUGURALE”  che vedrà Alexander Romanovsky al pianoforte con musiche di F. Liszt.
Il concerto inaugurale arriva dopo l’anteprima del 3 gennaio a Palazzo Te dedicato a Picasso.

IL CONCERTO
Alexander Romanovsky, pianista italo-ucraino vincitore nel 2001, a soli 18 anni, del primo premio al Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni”.
Da allora la sua attività concertistica include impegni con la Royal Philharmonic, National Philharmonic of Russia, la Tokyo Metropolitan, la Tokyo Symphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, recital al Concertgebouw di Amsterdam, al Festival Pianistico di Brescia e Bergamo ed alla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca.
Romanovsky si esibisce con le maggiori orchestre, tra cui le Royal Philharmonic, English Chamber, Hallé e Bournemout Symphony Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro Mariinsky e l’Orchestra Nazionale Russa, la NHK Symphony Orchestra, la New York Philharmonic e la Chicago Symphony.
Romanovsky propone per Mantovamusica un recital straordinario con i 12 Études d’exécution trascendente di Franz Liszt, composti nel 1852, all’apice della fama del grande virtuoso ungherese, nato nel 1811. Pagine di impressionante virtuosismo, gli Études esprimono la quintessenza del pensiero musicale lisztiano, rappresentante di quel romanticismo europeo in cui impegno civile, sensibilità profonda per i fenomeni naturali, coscienza delle proprie radici e spirito rivoluzionario convivono in un’opera che ancora oggi non ha perso nulla della sua eccezionale carica emotiva”.

Tutte le informazioni su biglietti e abbonamenti e il programma completo su http://www.mantovamusica.com