Mattarella a Solferino per i 160 anni CRI. “Stop sfruttamento lavoro”

SOLFERINO – Un grande applauso con il suo nome scandito a gran voce: “Sergio! Sergio! Sergio! E’ così,  con una vera e propria ovazione, che piazza Castello ha accolto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivato a festeggiare i 160 anni della Croce Rossa Italiana. Dopo la tappa di Castiglione delle Stiviere, dove ha visitato il Museo della Croce Rossa e arrivato in piazza ad incontrare i tanti volontari arrivati da tutta Italia per celebrare questo importante avvenimento.
Nel suo discorso l’importantissima attività svolta da tutti i volontari della Cri, ma anche un riferimento a Satnam Singh, il lavoratore morto dopo il rifiuto di soccorso e assistenza e lo sfruttamento del lavoro. “Una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno di sfruttamento dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli” ha detto Mattarella. “Lo sfruttamento illegale del lavoro è un fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo – ha proseguito Mattarella per concludere con “Rispetto della dignità della persona, in ogni luogo e in ogni momento, è il valore più profondo della Cri. Buon 160esimo compleanno!”.
Nel suo discorso anche i riferimenti al territorio e alla battaglia di Solferino “una delle battaglie più cruente che ci sia stata” l’ha definita Mattarella che ha quindi ricordato la sofferenza, l’angoscia e il dolore dei feriti e delle loro famiglie. “Sergio uno di noi” hanno urlato in coro dalla piazza prima di salutare il Presidente.
Mattarella ha poi acceso la prima fiaccola che ha dato il via alla tradizionale fiaccolata dei volontari della Croce Rossa.

A precedere l’intervento del Presidente della Repubblica è stato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italia: “É una grandissima emozione, oltre che un grandissimo onore quello di poter condividere con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la nostra fiaccolata” Non sono mancati i riferimenti alla guerra, e al fatto che anche durante i conflitti esistano delle regole, la popolazione non è un bersaglio, gli operatori di soccorso e degli aiuti umanitari non sono bersagli” – ha detto Valastro.

“La visita del Presidente Mattarella ha avuto per noi un duplice significato – ha commentato il sindaco, Germano Bignotti – ha infatti certificato come i volontari della Cri considerino Solferino la loro casa e in secondo luogo ascoltare le parole del Presidente con i passaggi sulla battaglia e sulla storia è stato davvero emozionante. Ho avuto modo di scambiare due parole con lui e ho sentito una grande vicinanza al territorio”.
Il primo cittadino ha omaggiato il presidente di un’opera sul Solferino, sul Castello e della medaglia commemorativa realizzata per il millenario della rocca.

Subito dopo la partenza del Presidente via ufficiale alla tradizionale fiaccolata per le vie del paese alla quale hanno partecipato le autorità e i tanti volontari arrivati da tutta Italia, oltre agli abitanti di Solferino. Una fiaccolata suggestiva, come ogni anno, ma che oggi aveva un significato ancore più importante.

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