Rivalta: intitolato l’ostello a Carlo Grazioli, un eredità di amore per il suo paese

RODIGO (RIVALTA SUL MINCIO) – “Equilibrio, pazienza, umiltà e una grande visione che è stata fondamentale per lo sviluppo di Rivalta, il paese dove era nato e che ha sempre portato nel cuore”. Così oggi pomeriggio il presidente della Provincia Carlo Bottani ha definito la figura del compianto senatore e sindaco di Rodigo Carlo Grazioli durante la cerimonia di intitolazione dell’ostello in riva al Mincio con lo scoprimento della targa.

“Io, mia sorella Landa e tutta la nostra famiglia – dice Luana Grazioli, una delle figlie – siamo veramente molto felici perchè questo luogo per il papà era davvero un posto speciale, dove è cresciuto e per il quale ha fatto tantissimo perchè venisse rivalutato,  anche quando la coscienza ambientale non era così diffusa”.

“Il senatore Carlo Grazioli è stato un personaggio molto importante per il nostro territorio – commenta il primo cittadino Gianni Grassi – Tra l’altro ci troviamo nel parco Giancarlo Gauli e anche questa è una cosa molto significativa, perchè lui e Grazioli che erano grandi amici, sono state due persone che hanno amministrato il nostro Comune, Gauli prima (dal 1987 al 2004) e Grazioli dopo (dal 2004 al 2009). E lo hanno fatto sempre insieme, fianco a fianco, con una visione tesa a migliorare il loro paese. Oggi anche simbolicamente avere quelle due targhe che guardano il Mincio credo sia molto importante sia per le loro famiglie  che per l’intera comunità”

“Con la sua opera lungimirante seppe restituire a queste amate rive l’anima più vera”: è la frase impressa sulla targa in memoria di Grazioli, parole scelte dai famigliari, insieme all’Amministrazione comunale per raccontare chi era Carlo Grazioli, scomparso nel 2017, a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo”.

Tanti gli interventi in ricordo del senatore, dai primi cittadini di Bozzolo, Giuseppe Torchio, di Medole, Luca Vivaldini di Castellucchio, Romano Monicelli e l’assessore di Guidizzolo Adriano Roverselli, a quello del consigliere regionale Marco Carra e della deputata Antonella Forattini.

“Me li ricordo sempre insieme a girare per il territorio e a dirsi “cosa possiamo fare oggi per Rivalta – ricorda Rita la figlia di Giancarlo Gauli scomparso nel 2012 – e se oggi questo luogo è così è anche merito loro”.

“E’ grazie a Carlo Grazioli se abbiamo la legge sull’assegno di accompagnamento per le persone disabili – ricorda Patrizia Calzolari, vedova di Antonino Zaniboni – avrebbe potuto chiamarsi “legge Grazioli”, ma lui era troppo discreto e schivo per darle il proprio nome”.

A chiudere la cerimonia, prima di scoprire la targa, il nipote Giovanni e Landa, una delle due figlie di Grazioli, che nel ringraziare i presenti e l’Amministrazione, ha sottolineato con la voce rotta dall’emozione che, “se deve immaginare suo padre, lo pensa proprio in quei luoghi che tanto ha amato” e molti tra i presenti in quel momento si sono guardati intorno, probabilmente pensando a Carlo e Giancarlo camminare ancora insieme su quei prati in riva al Mincio che li hanno visti fianco a fianco per tutta la vita.

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