MANTOVA – Sciopero generale dei trasporti, adesioni al 90%. L’agitazione termina alle 21, ma già ora si può dire che per Apam e Trenitalia si è arrivati al 90%, mentre per Trenord all’85%. Il Frecciarossa di ieri sera da Roma e quello di questa mattina da Mantova sono stati soppressi, stessa sorte per il Roma – Mantova di questa sera, cancellato anche il Mantova-Roma di domani mattina.
“Lo sciopero è andato bene – commenta Andrea Bertolini, dirigente della segreteria regionale Utp – per quanto riguarda il contratto degli autoferrotranvieri firmato l’11 dicembre, io mi auguro che sia un pre accordo e che ci sia ancora la possibilità di consultarsi con i lavoratori perchè se è quello definitivo è un’elemosina.
Per me la cifra giusta sarebbe stata 1.000-1.500 euro in un’unica trance e 500 euro l’anno prossimo invece nell’accordo di parla di 500 euro una tantum, considero poi inaccettabile che il resto dei soldi degli aumenti il Governo abbia detto che devono essere richiesti alle aziende, sappiamo bene che non arriveranno mai”.
E questo per quanto riguarda gli autisti di autobus e tram, mentre per i ferrovieri ancora nulla di fatto “Le rivendicazioni dei ferrovieri restano inascoltate – prosegue – sui treni non c’è la certezza che possano aumentare gli agenti per la sicurezza, ma non si può andare avanti così perchè se i lavoratori sono stanchi, lo sono anche gli utenti, alla gente bisogna dare delle risposte” – conclude Bertolini.
LO SCIOPERO
Lo sciopero generale è iniziato alle 21 di ieri sera e terminerà alle 21 di questa sera per il settore dei trasporti treni, metro, bus, tram, taxi e trasporto marittimo, con possibili adesioni da parte di lavoratori in altri settori pubblici e privati, tra cui la sanità, le scuole, gli uffici.
Indetto contro le politiche e le strategie adottate dal governo Meloni, secondo le sigle aderenti, in aperta contraddizione con i diritti sociali, civili e democratici e di uguaglianza sociale del Paese.
Per quanto riguarda i trasporti il ministro Matteo Salvini aveva firmato un provvedimento di precettazione, riducendo la durata dello sciopero da 24 ore a 4 ore. Definendo lo sciopero a soli dieci giorni dal Natale come “inammissibile”.
Il Tar del Lazio, a cui era stato fatto ricorso, ha però bloccato la precettazione, sostenendo che non vi erano le condizioni per fermare lo sciopero ed è così che lo stop è tornato di 24 ore.