VOLTA MANTOVANA – Con false domande di ristori covid, circa 88, avevano ricevuto truffaldinamente risorse per 350mila euro in più tranche nel corso 3 anni da “Sport e Salute” per poi farle sistematicamente sparire nel nulla: oggi le Fiamme Gialle della Spezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale della Spezia, Tiziana Lottini, nei confronti dello spezzino Gian Maria Lertora, dirigente di più associazioni sportive calcistiche sia a La Spezia che in Lombardia. L’operazione ha portato a perquisizioni domiciliari nei confronti di altri cinque indagati e 4 società sportive dilettantistiche a La Spezia, Milano e a Volta Mantovana, dove era ubicata la CG Soccer Academy, una delle società messe nel mirino dai finanzieri spezzini.
Le indagini, che hanno avuto origine da una puntuale attività di intelligence svolta con l’ausilio della Componente Speciale del Corpo, sono state condotte dal locale Gruppo Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica della Spezia, e hanno riguardato molte decine di istanze presentate a Sport e Salute S.p.A per ricevere i contributi previsti per i collaboratori sportivi a ristoro della cessazione o sospensione di attività sportive a seguito della pandemia Covid 19.
I Finanzieri hanno accertato che le domande, formalmente avanzate da atleti e tecnici tesserati con le società oggetto degli approfondimenti investigativi, di fatto erano state predisposte ed inoltrate all’insaputa degli intestatari e che le somme poi erogate dallo Stato venivano invece accreditate su conti correnti, anche aperti all’estero, intestati agli indagati che, una volta ricevuti soldi prelevavano contanti o trasferivano i soldi con bonifici su altre posizioni finanziarie allo scopo di far perdere le tracce del denaro.
L’attività di servizio ha permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria sei soggetti, tutti responsabili di associazioni sportive dilettantistiche, per i reati di sostituzione di persona,truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclcaggio.
I militari del Gruppo stanno anche procedendo a sequestri preventivi di somme e beni riconducibili agli indagati fino alla concorrenza dell’importo oggetto della truffa.