CESERARA – “La luce del colore” questo il titolo della mostra dell’artista Sergio Sermidi promossa e organizzata dal Liceo artistico G. Romano nella torre medioevale di Ceresara.
“Toni neri, densi e colanti spezzati da fenditure luminose e sottili verticalità è questo il linguaggio dell’artista che gioca con i contrasti in opere che respirano come partiture musicali, dove la ripetizione del segno si trasforma in ritmo visivo e i bagliori cromatici si innalzano come accenti melodici, creando una continuità sensibile tra pittura, musica e natura” – commenta il critico Massimo Pirotti.
IL PERCORSO ARTISTICO
Il percorso artistico di Sermidi affonda le radici negli anni Sessanta, quando assimila le esperienze più significative del contemporaneo: dall’action painting americano, tra Tobey e Pollock, alla sensibilità cromatica di Dorazio e Tancredi, fino alle suggestioni dell’arte programmata e della pittura analitica.
Negli anni Settanta la sua ricerca si fa più rigorosa, basata su trame minuziose e scansioni logiche che conferiscono alle verticalità pittoriche la forza di una vertigine interiore. Gli anni Ottanta segnano invece una frattura: le superfici si incrinano, solchi verticali simili a lacerazioni lasciano filtrare bagliori di luce. La tela diventa corpo vivo e materico, da cui sprigiona un’energia tesa tra conflitto e fuga.
Il decennio successivo porta a una nuova libertà: negli anni Novanta il segno si curva, l’azione si distende, lo spazio perde rigidità e si apre a un senso di abbandono, fino a sfiorare l’informe, l’illimitato. Nei Duemila la pittura si affida a una luce mobile e fugace: schegge iridescenti emergono e svaniscono nel colore, abolendo lo spazio convenzionale attraverso linee imprevedibili, quasi a inseguire le curvature del tempo.
In tutto il suo percorso, Sermidi restituisce all’astrazione una forza intrisa di risonanze interiori e spirituali. Le sue opere invitano a un’immersione contemplativa: la luce, metafora di coscienza e apertura, si contrappone all’ombra, custode dell’ignoto, mentre la materia – vibrante, radiosa – si conferma nucleo vitale, inesauribile generatore di energia.
LA MOSTRA
La mostra sarà visitabile dal 14 settembre al 5 ottobre il sabato dalle 16 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.