MANTOVA - E' carico Francesco Galuppini, per il ritorno in campo ufficiale del Mantova in quel di Carrara, dopo la sosta nazionali. Ancora non c'è l'ufficialità (pare che serva ancora qualche approfondimento del Genio Civile), ma si dovrebbe giocare sul sintetico del rinnovato stadio dei Marmi. Sarà la prima uscita per i toscani nel loro stadio: fino ad ora i gialloazzurri hanno giocato le gare interne a Pisa. E proprio per questo il Mantova effettuerà gli ultimi tre allenamenti, in preparazione alla gara, al Migliaretto.
"DURANTE LA SOSTA ABBIAMO LAVORATO BENE: SPERIAMO DI RIENTRARE NEL MODO MIGLIORE"
L'attaccante, nella consueta intervista durante la settimana al Sinergy Center, racconta il lavoro del gruppo durante la sosta: "Arrivarci con un pari ci ha fatto lavorare bene, la vittoria sul Como ha dato morale. In questo momento abbiamo i punti che ci lasciano tranquilli. Potevamo avere qualcosa in più o in meno? Non lo so, abbiamo fatto una sosta serena e speriamo che il rientro sia migliore".
"VOGLIO E POSSO FARE DI PIÙ. UN SOLO GOL IN 8 PRESENZE PER ME È POCO"
"Possiamo migliorare su tante cose - prosegue l'attaccante -, la categoria è difficile. Personalmente sono contento, ma non completamente soddisfatto perché penso di poter fare di più. So di poterci stare in questa categoria, ma voglio lavorare per incidere ancora di più. Nonostante non abbia mai fatto la cadetteria, per me un gol in otto giornate è poco, voglio aiutare di più la squadra e alzare il livello delle prestazioni".
"GIOCO MENO? IL MINUTAGGIO NON È UN PROBLEMA, MA VOGLIO INCIDERE MAGGIORMENTE"
A proposito di gol, il Mantova si conferma "cooperativa" con otto giocatori a segno in altrettante giornate: "Il gioco corale aiuta questo, è una prerogativa del calcio di Possanzini". E' aumentata la concorrenza e il 14 biancorosso ha giocato meno in questa stagione: 45' di media contro i 76' dello scorso anno: "Il mister decide chi mandare in campo e i risultati gli stanno dando ragione. Certo, quando mi tiene in panchina la vivo male, ho il fuoco dentro. Bisogna farsi trovare pronti: il minutaggio non è un problema, quando gioco però voglio incidere di più".
"FIN QUANDO MI VORRANNO, RESTERÒ. QUI HO TUTTO QUELLO CHE MI SERVE PER FARE BENE"
Mantova è stata centrale nella mia carriera di Galuppini, e l'attaccante promette fedeltà: "Qui ho tutto quello che mi serve, le strutture danno garanzia di futuro. Sono tranquillo, fin quando mi vorranno resterò, in estate ho rinnovato il contratto. C'è la sicurezza di un progetto: il presidente è stato bravo a dare un'impronta, che viene percepita positivamente anche dai tifosi".
"NON DOBBIAMO AVERE PAURA DELLE TRASFERTE, SFATIAMO QUESTO TABÙ"
Tornando alla stretta attualità, domenica il Mantova affronterà la terza neopromossa, per sfatare il tabù trasferta: con Juve Stabia e Cesena sono arrivati altrettanti ko. "Il Cesena ha cambiato molto, ha preso giocatori di categoria, che hanno vinto la B e ha cambiato mister - spiega Galuppini - invece la Juve Stabia ha mantenuto l'ossatura così come ha fatto la Carrarese. Il nostro gioco ci spinge a cercare la vittoria, quindi non dobbiamo aver paura della trasferta: speriamo di sfatare questo tabù per migliorare la nostra classifica".