MANTOVA – “Amore infinito”… questo è lo slogan che accompagna la corsa rosa, il Giro d’Italia, e che anche nella tappa mantovana a Viadana il 22 maggio, ha mostrato come questa grande manifestazione sia molto più di un evento sportivo. Il Giro ha invaso chilometri di strade con suoni, colori, gesti e attività, portando con sé la gioia di incontrarsi e il messaggio di pace, sotto lo sguardo attento di milioni di spettatori. In questo contesto, Casa del Sole Onlus ha trovato uno spazio da protagonista, dimostrando come l’attività in bicicletta possa essere un potente strumento di cura, inclusione e crescita personale.
Non sarà forse “Amore Infinito”, ma l’amicizia consolidata tra la Onlus di Curtatone e RCS Sport, promotore del Giro d’Italia, testimonia come persone vere possano fare la differenza, portando avanti con passione un messaggio di solidarietà e di eccellenza mantovana su un palco internazionale. La collaborazione tra queste realtà si è rinnovata anche quest’anno, arricchendo il racconto di un amore autentico per la bicicletta e per le persone che questa attività può aiutare a riscoprire.
Il primo momento di grande emozione si è svolto a Viadana, dove i ragazzi dell’IDR di Casa del Sole hanno potuto sventolare le loro bandiere e tagliare il traguardo della tappa, vivendo l’esperienza di partecipare attivamente alla corsa. Per loro, la bicicletta rappresenta molto più di un mezzo di trasporto: diventa uno strumento di cura, di crescita personale e di rafforzamento della coscienza corporea. Attraverso il circuito interno alla struttura, i giovani possono simulare le strade, acquisendo sicurezza e prerequisiti utili per uscire in autonomia, un percorso di inclusione che si consolida pedalata dopo pedalata.
La bicicletta, per questi bambini e ragazzi, è anche un momento ludico, che fa bene al cuore e stimola il desiderio di scoprire il mondo.
Protagonisti sono stati anche gli adulti con disabilità, coinvolti nell’arrivo di San Valentino – Brentonico, presso la sede di Garda di Casa del Sole, all’interno della splendida cornice di Villa Dora. Qui, i partecipanti possono vivere la quotidianità in un contesto di grande accessibilità, tra il lago e le sue caratteristiche. La bicicletta diventa un mezzo di libertà e di emozione, grazie a biciclette adattate e a sistemi innovativi che permettono anche a chi si muove su sedia a rotelle di sperimentare la guida. Alcuni salgono direttamente sulla sedia a rotelle, altri usufruiscono di sedili ergonomici su misura o tandem affiancati, condividendo con gli educatori l’esperienza di pedalare e di vivere il paesaggio con entusiasmo.
“Siamo onorati dell’invito di RCS e del Giro. Questo è un palco molto importante perché racconta di una grande passione, quella per la bicicletta”, ha dichiarato Lorenzo Corradini, Responsabile della Comunicazione di Casa del Sole. “Vedere i nostri bambini vivere questa esperienza straordinaria, grazie allo studio, alle tecnologie e alla professionalità del nostro personale, ci riempie di orgoglio. Un’attività che per loro potrebbe sembrare preclusa, diventa invece un dolce e quotidiano momento di gioia.”
Il forte applauso che ha accompagnato la sfilata finale dei giovani è stato il simbolo di questa splendida integrazione tra sport, solidarietà e umanità. Gli organizzatori hanno ricordato come sia possibile sostenere l’attività in bicicletta di Casa del Sole e le altre iniziative della Onlus collegandosi al sito donazioni.casadelsole.org, per contribuire a realizzare progetti di inclusione e benessere.
Il Giro d’Italia, con il suo messaggio di amore infinito, ha così dimostrato ancora una volta come la bicicletta possa essere uno strumento di cura, di riempimento del cuore e di speranza, portando avanti un messaggio di solidarietà che va oltre le pedalate. Casa del Sole, con il suo impegno quotidiano, testimonia che ogni pedalata può essere un passo verso un mondo più inclusivo e pieno di amore.