8 marzo, in Italia 1 donna su 10 investe e metà fa trading via smartphone

(Adnkronos) – In Italia 1 donna su 10 investe ed il 53% fa trading via smartphone. Questa quota ‘femminile’, pari all’11% di donne che investono in Italia, rientra nel profilo della donna investitrice in aumento di anno in anno in Europa, anche alla luce della crescente popolarità dei mercati finanziari nel corso degli ultimi tre anni. E’ questa, in occasione dell’8 marzo, la foto scattata da Xtb. La fintech globale ha così analizzato il settore evidenziando che “nel 2020 abbiamo avuto a che fare con tassi di interesse bassi, maggiore digitalizzazione e il lockdown dovuto alla pandemia”. Il dover stare forzatamente a casa ha fatto sì che le persone avessero più tempo per familiarizzare con il funzionamento dei mercati finanziari. In particolare, spiegando gli analisti di Xtb, “il 2022 è stato un anno di enorme volatilità dei mercati, causata dalla tesa situazione geopolitica: l’inflazione in tutto il mondo ha pesato sulle economie mondiali e ha motivato gran parte delle persone a cercare di proteggere il capitale accumulato, anche attraverso operazioni sui mercati finanziari”. 

Insomma i mercati finanziari stanno diventando più ‘rosa’. Secondo i dati della piattaforma Xtb, nel 2022 la quota di donne tra i nuovi clienti è stata da record, pari al 16% mentre fino a poco tempo fa questa percentuale era molto più bassa, ma negli ultimi anni ha iniziato ad aumentare. E, osservano gli analisti della fintech, “il cosiddetto gender gap, ovvero la differenza tra la percentuale di uomini e donne che partecipano al mercato dei capitali, è del 68%. Ciò significa che, sebbene in minoranza, “le donne sono attive in questo settore e il trend di crescita osservato è un segnale positivo”. 

Il motivo principale della loro crescente partecipazione femminile “è da attribuire al cambiamento nell’atteggiamento delle donne stesse nel mondo moderno” Anna Szczepańska-Przekota della Koszalin University of Technology. “Le donne del 21° secolo sono professionalmente attive, creative e agiscono in aree precedentemente considerate dominio degli uomini. Risulta quindi centrale l’aspetto della competizione di genere, o in altre parole un tentativo di dimostrare che le donne, proprio come il sesso opposto, possano avere successo in questo campo” argomenta.  

I dati sulla quota di donne fra tutti gli investitori sono ancora più interessanti se analizzati per Paese. secondo Xtb, in Italia la percentuale di donne investitrici è dell’11% mentre la quota maggiore di investitori donne tra i partecipanti ai mercati finanziari è in Romania (26%), un risultato che può rappresentare un modello per altri Paesi, seguita dalla Gran Bretagna (14%). Le percentuali più basse si trovano in Repubblica Ceca, Francia e Germania, unici mercati in cui attualmente sono inferiori al 10%. Nel corso degli anni sono stati diffusi molti stereotipi sulla presenza delle donne nei mercati finanziari.  

I fatti, però, avvertono gli analisti, si rivelano ben diversi: le donne e le loro scelte di investimento non differiscono significativamente da quanto si può osservare tra gli uomini. Negli anni 2020-2022, le donne hanno scelto più spesso i Cfd sugli indici azionari mondiali. In questo caso, dominavano due mercati: quello americano e quello tedesco. 

È possibile secondo il Report trarre conclusioni interessanti anche osservando le scelte delle donne sui mercati. Nel biennio 2020-2022, le donne hanno chiaramente scelto di investire nelle Big Tech. Basti pensare che durante questo periodo, sulla piattaforma Xtb, le donne hanno acquistato più volentieri azioni di tre società americane: Palantir Technologies, Tesla e Apple. Tuttavia, questo fenomeno non significa che non avessero fiducia nelle aziende locali. I dati dei singoli Paesi mostrano infine che il sentiment regionale era comunque fortemente visibile. Nell’arco di tempo considerato, le tre azioni favorite dalle donne in Italia sono state Arcturus, Tesla It e Tesla Us. Per quanto riguarda gli strumenti derivati, invece, i tre preferiti dalle donne sono stati i Cfd su Eurusd, De30 e Us100. 

(Adnkronos)