(Adnkronos) – Condividere opinioni, esperienze, esperimenti e suggerimenti, proponendo soluzioni innovative che possano favorire la transizione energetica e l’economia circolare. Questi gli obiettivi principali dell’evento ‘Il paradosso dell’acqua: dalla crisi idrica all’esempio del Mose’, tenutosi oggi a Roma, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari e organizzato da Fortune Italia. Nel corso del convegno, le voci dei relatori dei tre panel proposti si sono alternate per riportare le proprie competenze in merito alla transizione energetica e alle good practice che possono essere seguite per raggiungere gli obiettivi climatici e preservare la salute e il benessere dei bacini idrici del pianeta. Emerge chiaro il messaggio che il Mose (Modulo sperimentale elettromeccanico) può costituire un esempio importante da esportare anche in altre realtà.
“Le sfide per il futuro – ha sottolineato nell’introduzione dell’evento Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati – richiederanno sforzi collettivi e investimenti significativi nelle infrastrutture sostenibili e nelle tecnologie pulite. In quest’ottica il sistema di dighe mobili del Mose rappresenta una soluzione innovativa che risponde in maniera esemplare alle esigenze di sostenibilità e di protezione della biodiversità, senza però ostacolare l’importanza dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica”.
“Questa struttura innovativa – ha commentato Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati in un messaggio riferito – protegge Venezia dalle alte maree, ma allo stesso tempo preserva il patrimonio culturale della città. Ecco perché il Mose costituisce l’espressione principale di una visione lungimirante legata alle sfide ambientali, necessaria per tutelare il presente e il futuro delle realtà e delle comunità che abitano le peculiari aree della laguna veneziana”.