A.Saudita: Riad, ‘lo sport parte integrante della Saudi Vision 2030’

(Adnkronos) – “Lo sport è parte integrante della visione globale di Saudi Vision 2030. Abbiamo un gran numero di obiettivi, ad esempio la partecipazione del 40% della società allo sport entro il 2030”. Lo dichiara Abdullah Maghram, direttore della comunicazione internazionale del ministero saudita dello Sport in una intervista ad Adnkronos, al ‘Saudi village’ a Roma, evento organizzato dall’ambasciata dell’Arabia Saudita in Italia per celebrare la festa nazionale del regno, nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario dei 90 anni delle relazioni tra Roma e Riad. 

La nuova “esponenziale ascesa” calcistica-sportiva non si limita ad arruolare stelle del calcio come Ronaldo, Neymar, Benzema e Milinkovic-Savic già protagonisti nel campionato nazionale avviatosi poche settimane che “viene trasmesso in 170 Paesi”, ma “ospita eventi sportivi globali come Formula 1, Formula E, Golf e la boxe”, rimarca Maghram, affermando che “dal 2018 ad oggi, abbiamo organizzato eventi globali con 2,6 milioni di audience. E abbiamo in programma 33 eventi globali fino al 2024”. 

“Per quanto riguarda il campionato professionistico, la Roshn Saudi football League, l’obiettivo è quello di entrare tra i primi 10 campionati al mondo”, dunque gli investimenti in questo campo proseguiranno e “le società sportive, hanno indubbiamente delle aspirazioni e la privatizzazione dei club negli ultimi tempi svolge un ruolo molto importante ad oggi. Penso che i club abbiano dei propri piani e li annunceranno al momento opportuno”. 

Gli obiettivi non sono solo immagine e geopolitica, assicura il capo della comunicazione internazionale del ministero dello Sport, ribadendo che “non c’è dubbio che la questione sia soprattutto economica e il nostro obiettivo entro il 2030 è aumentare il contributo del settore sportivo al 3% del prodotto interno lordo”. 

“Abbiamo – prosegue il funzionario saudita – un altro obiettivo, ovvero aumentare al 30% il contributo del settore privato all’economia dello sport, oltre a creare 195mila opportunità di lavoro”. Inoltre, osserva Maghram “al ministero dello Sport teniamo conto che da noi il 70% della società ha meno di trent’anni, che la nuova generazione vuole vedere eventi internazionali, e abbiamo notato un maggiore interesse da parte dei giovani e delle donne per lo sport”. 

Il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman ha ribadito in una recente intervista a Fox News, in risposta alle accuse di ‘sportswashing’, che grazie agli investimenti nello sport “abbiamo ottenuto l’1% di crescita del Pil, e ora puntiamo ad un altro 1.5%. Chiamatela come volete, ma noi continueremo su questa strada”. 

Maghram ha poi ribadito che “ci sono buoni rapporti sportivi tra l’Italia e il regno saudita. Penso che siano sulla strada giusta”, sottolineando “i molti punti che accomunano il popolo saudita e quello italiano, entrambi amanti dello sport” e annunciando di essere “a disposizione degli investitori italiani per investire in alcuni asset di proprietà del ministero e opportunità a livello di infrastrutture e centri sportivi”. 

(Adnkronos)