Lutto nazionale e funerali di Stato, che si terranno domani pomeriggio a Milano, per Silvio Berlusconi, morto lunedì a 86 anni. La camera ardente sarà allestita nella sua residenza storica di Arcore, a Villa San Martino, dove ieri è stata trasferita la salma dal San Raffaele. Per motivi di ordine pubblico è stato invece deciso di annullare la Camera ardente pubblica prevista in un primo momento negli studi di Mediaset a Cologno Monzese.
La Curia di Milano ha confermato che le esequie si svolgeranno nel Duomo alle 15 e saranno presiedute da Mario Delpini, arcivescovo del capoluogo lombardo. Il presidente del Repubblica, Sergio Mattarella – secondo quanto si apprende – parteciperà alle esequie.
Il Cavaliere era ricoverato da venerdì all’ospedale San Raffaele di Milano per la sua “patologia ematologica”. Il decesso, a quanto si apprende, è avvenuto alle 9.30. Malato da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, era stato dimesso poche settimane fa dopo un ricovero di 45 giorni.
L’allarme è scattato all’alba. Il leader di Forza Italia si è aggravato in maniera improvvisa, veloce e abbastanza inaspettata, secondo le prime informazioni che filtrano dall’ospedale. Un evento acuto – legato alla malattia con cui l’ex premier conviveva da circa due anni, e a una produzione del midollo osseo non più equilibrata – ha cambiato il quadro in maniera repentina. Del resto, già venerdì 9 giugno gli esami a cui il leader azzurro veniva costantemente sottoposto per un monitoraggio attento della patologia ematologica avevano dato dei segnali. La Tac invece non aveva evidenziato altre patologie ed escludeva anche segni che potevano avere a che fare con la polmonite (il problema che nel precedente ricovero, conclusosi appena 20 giorni prima, lo aveva portato in terapia intensiva per una decina di giorni). I valori emersi dagli esami di controllo portano comunque alla decisione di anticipare, secondo quanto riportava il bollettino, i controlli programmati per la leucemia e di procedere al ricovero.
Poi l’aggravamento nelle prime ore del mattino di ieri. La macchina di Alberto Zangrillo, direttore delle Terapie intensive generale e cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano e medico dell’ex premier, viene intravista all’alba arrivare in via Olgettina. Il legame del camice bianco con Berlusconi è anche personale, come ha avuto modo di spiegare, ripetendolo proprio di recente durante il ricovero di aprile, quando lo aveva definito “un grande amico” e aveva aggiunto: “Non posso negare anche un grande coinvolgimento personale”. Poche le dichiarazioni del medico in quei giorni, segno della difficoltà del momento. Questa mattina presto, anche i figli di Berlusconi e il fratello Paolo accorrono in ospedale, dove si trova già la compagna del leader azzurro, Marta Fascina, sempre al suo fianco. Subito dopo il loro arrivo, intorno alle 9.30, Berlusconi muore.
“Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane”, il messaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Berlusconi – ha affermato il presidente Mattarella – è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua ‘discesa in campo’, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo. La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo”.
”Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”. Così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio. Con lui ”l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta”, dice il presidente del Consiglio. “Con Berlusconi abbiamo combattuto, vinto, perso, molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati. Addio Silvio”.
“Berlusconi è stato un eroe per milioni di italiani, per difendere la libertà nella quale credeva”. Queste le prime parole pronunciate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, parlando, commosso, fuori dal cimitero di Arlington, a Washington. La morte di Berlusconi “è un grande dolore per tutti noi, era un amico, per me era un fratello maggiore”, ha detto il vicepremier ricordando il leader di Forza Italia, definendo la sua scomparsa “improvvisa”. “Un grande protagonista della nostra storia, l’uomo che ha cambiato la politica”, “un grande imprenditore ma soprattutto un grande uomo”, ha sottolineato. “Abbiamo il dovere di andare avanti, lo faremo, lo farò – ha affermato – Faremo nella comunità di Forza Italia quello che lui ha insegnato: combattere per il bene dell’Italia, con gli strumenti della politica, ma scegliendo sempre la libertà e l’amore per il popolo italiano”.
“Un grande uomo e un grande italiano” ha detto il leader della Lega
Matteo Salvini. “Ci saluta un grande italiano. Uno dei più grandi di sempre, in tutti i campi, da tutti i punti di vista, senza eguali. Ma soprattutto oggi perdo un grande amico. Sono distrutto e piango raramente, oggi è uno di quei giorni – ha scritto su Facebook – Conservo come un dono prezioso il valore della tua amicizia, i tuoi consigli, la tua generosità, il tuo rispetto, il tuo genio, i tuoi rari e affettuosi rimproveri subito seguiti da complimenti e attenzioni uniche. Hai fatto tanto per l’Italia e per gli Italiani, lasci un vuoto difficile da colmare, da oggi dedicheremo ogni nostro sforzo e tutto il nostro impegno per proseguire le mille strade che hai per primo visto e tracciato. Il più grande patrimonio che lasci su questa terra, che sono la tua splendida famiglia e i tuoi affetti, varranno mille vite ancora. Buon viaggio Silvio, amico mio”.
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, su Facebook: “Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e un politico che in ogni campo in cui si è cimentato ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia. In questo momento di profondo dolore tengo a far pervenire ai suoi cari e alla sua famiglia il sincero e rispettoso cordoglio mio e del Movimento 5 Stelle”.
“Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito”, il post di Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve”.
“Esprimo le condoglianze mie e di Azione alla famiglia e alla comunità di Forza Italia, per la morte di Silvio Berlusconi. Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Riposi in pace”, le parole di Carlo Calenda, leader di Azione.