“E’ evidente che tutti i Paesi stanno cercando di attrarre investimenti del settore farmaceutico, l’Italia ha fatto passi in avanti, soprattutto nei brutti mesi del Covid i cittadini e le istituzioni hanno capito l’importanza di avere un settore farmaceutico importante nel paese. La ricerca deve portare alla cura, ovunque questa sia fatta. Ma se possiamo avere le strutture nel nostro Paese, questo è cruciale per essere pronti ad affrontare le emergenze come quella del Covid, e in futuro altre che purtroppo potrebbero essercene”. Lo ha detto Lucia Aleotti, vicepresidente Farmindustria, nel corso del roadshow ‘Innovazione e produzione di valore’ presso lo stabilimento di Gsk a San Polo di Torrile, Parma.
Nodo spinoso quello del Ddl concorrenza approvato dal Governo in cui l’Italia sembra voler accelerare sui farmaci generici. La bozza del ddl prevede infatti l’abrogazione di una norma contenuta nella legge Balduzzi del 2012 per accelerare l’inserimento dei farmaci generici tra i medicinali rimborsati dal Ssn.
“Il brevetto è l’elemento che aiuta a proteggere il frutto della ricerca e investimenti da centinaia di milioni di euro – ha concluso Aleotti – E’ molto più facile fare i copiatori che investire o rischiare. Il fatto che uno Stato voglia acquistare dei farmaci generici, assolutamente leciti e corretti dal giorno dopo la scadenza del brevetto, prima della scadenza del brevetto è un messaggio negativo molto forte a chi vuole investire in ricerca”.