(Adnkronos) – “Non cambia idea e non servirebbe trasferirlo da un’altra parte: l’unica soluzione sarebbe quella di toglierlo dal 41-bis”. Angelica Milia è la dottoressa di fiducia di Alfredo Cospito e lancia l’allarme sul peggioramento delle sue condizioni di salute, dopo oltre 100 giorni di sciopero della fame. L’anarchico di Pescara non ha nessuna intenzione di interrompere la sua forma di protesta e sta rischiando la vita in carcere. “E’ partito da un indice di massa corporea da obeso e ora stiamo andando verso il sottopeso, rischiamo questioni irrisolvibili per gli organi – spiega all’Adnkronos la cardiologa Angelica Milia -. L’ho visto l’ultima volta giovedì, ma sono in stretto contatto col collega del carcere. Abbiamo avuto un ulteriore calo del potassio e abbiamo aumentato la terapia: ha perso un altro chilo e sta andando incontro al sottopeso rispetto all’indice di massa corporea”.
Cospito aveva una corporatura robusta e il calo è drastico. “Quando si perde oltre il 50 per cento del peso corporeo iniziale, intervengono questioni irreversibili. Andando avanti col digiuno si intaccano i muscoli prima, poi gli organi interni e alla fine i muscoli respiratori e il cuore – spiega la dottoressa che lo visita nel carcere sassarese di Bancali -. Prima aveva un indice di massa corporea sopra i 30, ora siamo vicini ai 20. Arrivati a quelle condizioni l’organismo cerca energia anche nel poco grasso che trova nella guaina nervosa dei nervi”. In queste condizioni la sua vita è appesa a un filo.
“Se va in fibrillazione ventricolare con arresto cardiaco lo si rianima, ma poi? – si chiede Angelica Milia -. Anche spostandolo in un’altra struttura, dove si possa operare più in fretta, cambierebbe poco. Il fisco è intaccato in modo grave e il recupero sarebbe difficile perché non vuole neanche l’alimentazione forzata. Non si può fare altro che toglierlo dal 41-bis”.