(Adnkronos) – “Il cibo sintetico fatto in laboratorio non è una questione di mera attività legata alla filiera agroalimentare, la questione parte dieci anni fa e investe anche un ambito politico e scientifico”. Ad affermarlo è Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, intervenendo all’assemblea annuale di Unaitalia in corso a Roma. Prandini ha rimarcato, che “la centralità del cibo si è capita durante il covid e chi oggi detiene il sistema della comunicazione influenza le abitudini di vita a livello globale e l’opinione pubblica. – ha detto Prandini – Dunque va fatto uno sforzo per raccontare che il cibo prodotto in un bioreattore produce molte più emissioni di CO2 e consuma molta più acqua”, al contrario di quello che si dice che ha un basso impatto ambientale. Inoltre, rimarca Prandini, “bisogna far capire che le filiere zootecniche non sono un problema ma una risorsa, dobbiamo fare uno sforzo per raccontare un modello diverso, il nostro”.
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