(Adnkronos) – La Procura della Figc ha aperto un procedimento per le presunte minacce subite dal direttore di ‘Tuttosport’ Guido Vaciago da parte dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, alla luce delle dichiarazioni rese da Vaciago. Previste audizioni di entrambi i protagonisti e dei presenti all’episodio, saranno, inoltre, acquisiti filmati se disponibili per ricostruire i fatti.
L’ex tecnico del Milan avrebbe attaccato Vaciago, secondo il quale gli avrebbe rivolto queste parole. “Direttore di m..! Sì, tu direttore di m…. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale”.
“La vigilia di Juventus-Atalanta, a Roma, ha avuto tra gli eventi una splendida idea di Assocalciatori e Assoallenatori denominata ‘Sport Human Factor’ con una convergenza tra promotori e le richieste in Fnsi del mondo giornalistico: ripristinare il dialogo. Non certo una operazione nostalgia dei tempi in cui si stava sempre con le squadre, quasi dentro le squadre, ma neppure nella situazione odierna in cui il giornalista, causa pandemia, è finito in una condizione di difficoltà per lavorare e i foto/giornalisti hanno sempre più restrizioni nel nome di un possibile accesso ai canali social ufficiali dei club, a colmare la linea del divieto. Linea concorde: va ripristinato il dialogo. Poche ore dopo, il pessimo episodio in sala stampa dove convivono professionisti dello show business che anima la Lega serie A: ci riferiamo alle minacce di Massimiliano Allegri al direttore di Tuttosport Guido Vaciago, insultato e minacciato”. Così l’Ussi in una nota sul proprio sito ufficiale.
“L’Ussi, condannando l’antistile del tecnico ed esprimendo convinta solidarietà al direttore Guido Vaciago, invita le componenti a fare opera di sensibilizzazione sui protagonisti del mondo del calcio, sport più bello e popolare ma anche se non soprattutto di esempio e impatto educativo e sociale: non solo verso i giovani ma anche verso chi svolgendo le stesse mansioni pensa che questa sia la maniera di far valere le ragioni. La ‘prova’, nell’epoca dell’immagine, è talmente evidente dal dover solo attendere i provvedimenti disciplinari, essendo tutto avvenuto nel contesto di un evento che, già sul campo, aveva riservato scene deprecabili e fortemente diseducative”, conclude il comunicato.