(Adnkronos) – Sebbene il costo al chilo dello zucchero sia piuttosto contenuto, sugli scaffali di supermercati, iper e discount il prezzo di questo prodotto è aumentato in un solo anno di quasi il 60%. A marzo 2022 un chilo di zucchero di barbabietola costava in media 0,86 euro, a marzo 2023 costa 1,36 euro e il prezzo è in continua e costante crescita (+1,1% rispetto a febbraio). Questo è quanto confermano i dati raccolti da Iri e rielaborati da Altroconsumo nell’ambito della consueta analisi prezzi a scaffale di alcuni prodotti alimentari.
Gli aumenti di prezzo dello zucchero non riguardano solo i consumatori italiani, sono dovuti anche a fattori internazionali ed hanno ragioni complesse: la siccità dell’ultima stagione ha ridotto la produttività, la scelta degli agricoltori europei di destinare i terreni a produzioni più redditizie ha fatto perdere il 5% delle superfici coltivate a barbabietola e il rincaro dei prezzi dell’energia ha penalizzato gli zuccherifici a causa dei costi di produzione elevati.
Inoltre a livello internazionale il prezzo è influenzato dalla convenienza relativa alla produzione di etanolo. La crescita dei prezzi dei prodotti energetici e la produzione di biocarburanti hanno spinto molti produttori a destinare il raccolto alla produzione di etanolo rendendo più scarsa (e costosa) la materia prima disponibile per la produzione di zucchero.
L’analisi Altroconsumo evidenzia che gli aumenti del prezzo dello zucchero sono cominciati dall’autunno 2021 e si sono intensificati durante l’estate dello scorso anno. Nello specifico il prezzo al dettaglio ha subito una forte impennata (+24%) tra settembre e ottobre 2022. Anche negli ultimi mesi dell’anno e in questi primi mesi del 2023 il prezzo è continuato a salire in modo costante. Un aumento generalizzato: aumentano i prezzi medi (+59% in un anno), aumentano i prezzi dello zucchero venduto al discount (+ 52% in un anno), aumentano i prezzi dei prodotti con il marchio del supermercato (+51%) e aumentano i prodotti di marca (fino a +75% in un anno per la marca leader di mercato).
Comunque, lo zucchero venduto al discount costa il 14% in meno del prezzo medio del prodotto. Anche le alternative con il marchio del distributore sono competitive: costano il 9% in meno della media. Per tutti gli altri prodotti del paniere analizzato da Altroconsumo (pasta, caffè, passata di pomodoro, olio EVO, farina 00, olio di semi di girasoli, latte, banane e zucchine) la spesa è più alta dello scorso anno. Per una spesa tipo composta dai prodotti del carrello virtuale oggi in media in Italia si spendono quasi 26 euro (25,98 euro), il 17% in più rispetto a un anno fa (22,16 euro).