Area protetta Tavolara, Barbaro: “Nasce un polo dedicato alla ricerca ambientale”

(Adnkronos) – Nell’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo nascerà un Polo sulla Biodiversità in cui accogliere e formare giovani talenti, grazie all’Università, sviluppando ricerca con partners locali, nazionali e internazionali: due immobili, aree esterne e l’accesso diretto al mare. “Intendiamo accrescere il sistema di tutela della biodiversità, con una maggiore consapevolezza rispetto all’indissolubile e atavico legame che unisce la Persona all’Ambiente. E lo faremo con una maggiore attenzione verso i processi educativi e formativi da destinare a minori e adulti”, ha spiegato il presidente dell’Area Marina Protetta, Massimo Canu, oggi nel corso di una conferenza alla presenza del Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, con delega alle Aree Marine Protette, Claudio Barbaro: “È questo un esempio di valorizzazione di un’area protetta e di una stretta interconnessione tra il nostro patrimonio naturalistico e le attività dell’uomo”, ha spiegato Barbaro sottolineando altresì come “Attraverso la ricerca potremo ancor più arricchire il patrimonio di conoscenza atta a proteggere ecosistemi unici nel Mondo. Anche i processi formativi e di educazione ambientale sono fondamentali e il MASE sta per avviare una serie di progettualità innovative 

Sicuramente, occorre capire nel profondo le potenzialità di queste aree protette, per il loro sviluppo: questa la nostra missione”. Presenti all’incontro con la stampa, anche il Direttore del Compartimento Marittimo del Nord Sardegna della Capitaneria di Porto, Giorgio Castronuovo, il Comandante di Gruppo Carabinieri Tutela dell’Ambiente, Fabrizio Massimi, il Comandante della Guardia di Finanza della Stazione Navale di Cagliari, Lorenzo Dell’Anna, e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana.  

“Dopo avere posto in sicurezza l’Ente dal punto di vista contabile e amministrativo – spiega ancora Canu – escludendo il commissariamento, avere modificato lo Statuto a vantaggio della maggiore democraticità del Consorzio , avere pubblicato il bando per l’incarico da Direttore Generale, sottoscritto la nuova Convenzione con la quale il MASE affida all’AMP 15.000 ettari di mare e 76 chilometri di tratto costiero e avere avviato l’iter di acquisizione di due ulteriori immobili, le aree esterne e il pontile in mare dell’area ex-SEP, grazie alla disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e della Direzione del Compartimento Marittimo del Nord Sardegna della Capitaneria di Porto intendiamo valorizzare l’esistente, con una maggiore trasparenza dei processi gestionali, così come accrescere il sistema di tutela della biodiversità, con una maggiore consapevolezza rispetto all’indissolubile e atavico legame che unisce la Persona all’Ambiente”.  

(Adnkronos)