(Adnkronos) – E’ stata diffusa in rete una versione estesa di un primo video dell’assalto della Crocus City Hall uscito due giorni dopo l’azione rivendicata dall’Isis-K alla sala da concerto alle porte di Mosca. Il nuovo video, di un minuto e 29 secondi, è girato dalla bodycam indosso a un quarto assalitore e riprende tre terroristi che si muovono in modo concitato nello spazio. Uno di loro infierisce con un coltello su una vittima già a terra circondata dal suo sangue. Il video, pubblicato da Amaq, era stato rilanciato dal canale Telegram Carmel News con la dicitura “video ufficiale dell’Isis”.
Gli investigatori russi avrebbero trovato prove della pista ucraina nei recenti atti di terrorismo in Russia. E’ quanto riporta il ministero degli Esteri russo in relazione all’attacco al Crocus City Hall. Mosca ha chiesto a Kiev di arrestare ed estradare in Russia tutte le persone coinvolte, tra cui il capo degli 007 ucraino Vasyl Malyuk.
La Russia chiede inoltre che l’Ucraina smetta immediatamente di sostenere il terrorismo, estradando i colpevoli e risarcendo le vittime degli attacchi. Secondo il ministero degli Esteri, la violazione delle convenzioni antiterrorismo comporterà la responsabilità di Kiev. “La lotta contro il terrorismo internazionale – sottolinea il ministero – è un dovere di ogni Stato. La Russia chiede che il regime di Kiev cessi immediatamente qualsiasi sostegno alle attività terroristiche, estradi i responsabili e risarcisca le vittime. La violazione da parte dell’Ucraina dei suoi obblighi ai sensi delle convenzioni antiterrorismo comporterà la sua responsabilità legale internazionale”.
Servizi di intelligence estera russi dell’Svr accusano, inoltre, l’Ucraina di usare informazioni raccolte dai satelliti dell’intelligence Usa per organizzare i loro attacchi contro il territorio russo. Quanto all’attentato del Crocus, l’Svr denuncia che la spiegazione “della propaganda” degli Stati Uniti non funziona e che non c’è accordo neanche fra i diversi Paesi della Nato o europei, “per non parlare del Sud Globale”.
L’attacco al Crocus City Hall di Mosca ha provocato 139 morti. I risultati delle indagini sull’attentato del 22 marzo scorso rivendicato dall’Isis sono stati illustrati al presidente russo Vladimir Putin. Il commando armato è entrato nella sala concerti alle 19.58 di venerdì ed è uscito alle 20.11, è durato quindi meno di un quarto d’ora. Sono stati recuperati 500 proiettili, 28 caricatori e un numero imprecisato di bottiglie contenenti benzina.
Tra le 139 vittime accertate, al momento risulta che 40 siano decedute per colpi d’arma da fuoco e 45 siano rimaste uccise nell’incendio che ha quasi distrutto il complesso. Non è chiaro se il sistema antincendio abbia funzionato in maniera corretta. Le prime ambulanze sono arrivato sul posto a 4 minuti dall’allarme e i feriti sono stati condotti in 14 strutture. In ospedale, ad oggi, rimangono 93 feriti, compresi 5 bambini, mentre 52 persone sono state dimesse. Vengono considerate serie le condizioni di 9 feriti.