Attentato Trump, Servizi Segreti sotto accusa. Biden: “Inchiesta su sicurezza”

(Adnkronos) –
I Servizi Segreti sotto accusa dopo l’attentato a Donald Trump, ferito da un cecchino nel comizio tenuto a Butler, in Pennsylvania, nel pomeriggio di sabato 13 luglio. La macchina della sicurezza non ha funzionato e non ha impedito al ventenne Thomas Matthew Crooks di aprire il fuoco con un fucile automatico. Il giovane, che ha ucciso un uomo e ferito gravemente altre 2 persone, ha sparato dal tetto di un edificio a 150 metri dal palco di Trump. 

 

Crooks ha aperto il fuoco da una posizione identificata come ‘ore 3’ rispetto all’obiettivo: Trump è stato colpito da un proiettile proveniente da destra. Pochi secondi dopo gli spari, i tiratori scelti dei Servizi Segreti hanno sparato uccidendo l’attentatore, che era posizionato all’esterno del perimetro di sicurezza. Questo elemento alimenta il primo interrogativo: il perimetro è stato delineato con una valutazione errata dei rischi? A giudicare dai fatti, sì. 

L’Fbi, che sta conducendo l’indagine, deve stabilire come abbia fatto l’attentatore ad arrivare sul tetto di un edificio così vicino. Sui media hanno trovato ampio spazio le parole di persone presenti al comizio: diverse persone hanno dichiarato di aver visto un uomo armato muoversi “da un tetto all’altro”. In particolare Ben Macer ha detto all’emittente KDKA di aver “detto ad un agente” che un uomo armato “era sul tetto. Quando mi sono girato per tornare al mio posto, sono arrivati i colpi e si è scatenato il caos”. 

Crooks prima del comizio sarebbe stato ‘attenzionato’ da un imprecisato agente delle forze dell’ordine per l’atteggiamento sospetto nell’area. Via radio sarebbe partita la comunicazione con l’esortazione a tenere d’occhio il giovane e la comunicazione sarebbe stata girata ai Servizi, che di norma non consentono l’ingresso di armi nell’area interessata da eventi come i comizi. 

 

“L’Fbi sta conducendo l’indagine che è ancora nelle fasi iniziali. Non abbiamo informazioni sul movente dell’attentatore. Lasciate che l’Fbi faccia il suo lavoro. Ho dato indicazioni affinché l’indagine sia rapida, gli inquirenti avranno a disposizione ogni risorsa”, le parole del presidente Joe Biden nel pomeriggio americano. 

“Trump è un ex presidente e ha ricevuto la nomination del partito repubblicano. Ha già ottenuto il livello massimo di sicurezza. Ho dato disposizione ai Servizi Segreti affinché gli vengano assicurate tutte le misure di sicurezza necessarie. Ho dato disposizione al direttore dei Servizi di rivedere tutte le misure di sicurezza per la convention repubblicana” che inizia lunedì 15 luglio. “Terzo, ho ordinato una revisione indipendente sul comizio per stabilire esattamente cos’è successo”. 

 

Il Secret Service, così come le autorità locali in Pennsylvania e fonti vicine alla campagna dell’ex presidente, smentisce le voci secondo cui sarebbero state respinte le richieste del team di Trump per una maggiore sicurezza. “C’è una affermazione falsa secondo cui un membro del team dell’ex presidente avrebbe richiesto ulteriori misure di sicurezza e queste sarebbero state negate”, le parole de portavoce del Secret Service Anthony Guglielmi. 

I video pubblicati online mostrano la reazione dei tiratori dei Servizi Segreti: hanno sparato dopo l’esplosione dei colpi da parte del cecchino. Perché non hanno agito prima? Secondo le procedure dei Servizi Segreti, come evidenziano i media americani, gli agenti hanno ampia discrezionalità quando si tratta di adottare contromisure in situazioni ad alto rischio. A Butler, erano schierati 4 team di tiratori scelti: 2 dei Servizi e 2 di agenzie locali. 

 

L’Fbi indaga “per potenziale atto di terrorismo interno” ma non ha ancora individuato un chiaro movente ideologico all’origine dell’attentato, spiega l’agente speciale dell’Fbi di Pittsburgh Kevin Rojek alla ‘Nbc’. Al momento, spiega, “non ci sono indicazioni di problemi di salute mentale”. 

I federali ritengono che Crooks abbia agito da solo: non c’è motivo di ritenere l’emergenza ancora ‘viva’ e non ci sono indicazioni che Crooks abbia avuto precedenti interazioni con le forze dell’ordine prima di sabato. L famiglia sembra collaborare con le indagini. L’Fbi ritiene che l’arma utilizzata nel tentativo di omicidio sia stata acquistata dal padre di Crooks. 

 

La condotta degli agenti impiegati a Butler, intanto, è finita anche sotto i riflettori dei membri del Congresso: repubblicani e democratici chiedono chiarimenti, invocando audizioni sull’episodio. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, chiede un'”indagine approfondita” con deposizioni dei Servizi, del Dipartimento di Sicurezza Interna e dell’Fbi. Con forme e sfumature diverse, analoghe richieste arrivano da altri membri del Congresso. 

“C’è stato un buco di sicurezza ai massimi livelli, una cosa mai vista dai tempi del tentato assassinio del presidente Reagan. Non può succedere, ci si assumano le responsabilità”, la dura presa di posizione del democratico Ruben Gallego. 

Due deputati, il repubblicano Michael Lawler e il democratico Ritchie Torres, hanno annunciato l’intenzione di presentare una proposta di legge per rafforzare la sicurezza dei candidati alla Casa Bianca: Donald Trump, Joe Biden e del candidato indipendente Robert Kennedy jr. 

 

 

 

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