(Adnkronos) – Baby sitter o badanti in vacanza, ecco quanto possono arrivare a costare. “Secondo il Ccnl sulla disciplina del lavoro domestico attualmente in vigore – ha dichiarato l’avvocato Filippo Breccia, vicepresidente di Nuova Collaborazione (Associazione nazionale datori di lavoro domestico) – se la baby sitter segue la famiglia in vacanza, deve essere inquadrata come ‘Convivente BS’ (l’inquadramento BS si riferisce ai lavoratori e alle lavoratrici domestiche che si devono occupare di bambini o di persone autosufficienti)”.
“Si parte – ha spiegato – da minimo retributivo di 994,44 euro mensili e, a questa cifra, vanno aggiunti poi 130,78 mensili per ogni figlio sotto i sei anni. Una famiglia con due bambini piccoli, pertanto, potrebbe arrivare a spendere circa 1.256,00 euro al mese per garantire la presenza di una baby sitter durante le vacanze”.
Durante il periodo estivo, la spesa non si limita soltanto al compenso mensile della babysitter, ma riguarda anche chi svolge un lavoro di cura per gli anziani o per le persone non autosufficienti, come le badanti che, come riportano i dati Inps sul lavoro domestico 2024, sono in prevalenza straniere, rappresentando il 72,7% del totale delle badanti. Quando le badanti straniere tornano nei loro Paesi d’origine per le ferie, si registra un picco di richieste per sostituzioni temporanee. In questi casi, quando le famiglie devono trovare rapidamente soluzioni alternative per garantire l’assistenza ai propri cari, è necessario assumere una badante con la stessa qualifica per il periodo di sostituzione. “Il costo aggiuntivo – ha commentato Filippo Breccia – è pari al compenso mensile ordinario che, per chi ha un contratto ‘convivente CS’ ammonta a 1.127,04 euro”.
La sostituzione della badante, inoltre, avviene con la stipula di un contratto con la procedura e le modalità fissate per tutti i contratti di lavoro domestico.