Bakhmut, Ucraina avanza. Prigozhin ora preoccupa Mosca

(Adnkronos) – A Bakhmut, la città dell’est dell’Ucraina che da mesi è il fulcro della guerra, la situazione sta cambiando e rischia di capovolgersi. La Russia, e in particolare i mercenari della Wagner, sembrano in difficoltà secondo le news delle ultime ore. Le forze di Kiev guadagnano terreno e riconquistano posizioni. L’Ucraina rivendica la riconquista di un’area larga 3 chilometri e profonda 2,6 chilometri grazie ad un’azione che avrebbe inflitto perdite ingenti al nemico. 

Sull’altro versante del fronte, viene descritto un quadro allarmante. Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, afferma che i suoi mercenari rischiano di finire accerchiati a Bakhmut. “A causa della riduzione del personale, la Wagner è stata costretta a cedere i fianchi ai militari. C’è un rischio che la Wagner venga accerchiata a Bakhmut a causa del fallimento dei fianchi…. Senza munizioni, il ‘tritacarne’ funzionerà nella direzione opposta: le forze ucraine distruggeranno la Wagner”, scrive Prigozhin, con l’ennesimo messaggio estremamente critico nei confronti dei vertici militari di Mosca. 

In un audio diffuso su Telegram, Prigozhin afferma che il ministero della Difesa – che ha promesso di garantire a tutte le unità combattenti le risorse di cui hanno bisogno – ha tenuto lunghe riunioni sulla questione delle forniture di proiettili. Svolte, però, non si vedono: “Non stiamo ricevendo abbastanza munizioni, stiamo ricevendo solo il 10%”.
 

Il capo della Wagner ribadisce che Bakhmut non ha nessuna valenza strategica e che i wagneriti e l’esercito sono stati impegnati su questo fronte per decimare i soldati ucraini mentre la Russia portava avanti la mobilitazione militare. Malgrado ciò, aggiunge, le forze ucraine sono comunque riuscite a riunire le forze per la controffensiva. 

Le bordate social di Prigozhin non sembra portare risultati concreti per la Wagner ma cominciano “seriamente a preoccupare la leadership russa”, che sta perdendo la pazienza con lui, come scrive il sito indipendente Meduza, citando due fonti vicine al Cremlino. In particolare le sue affermazioni sul “nonno felice che dice di far bene” sono state considerate “ancor più negativamente”. 

“Potrà dire poi che parlava del ministro della Difesa Sergei Shoigu… , ma sappiamo quali conclusioni trarrà la gente”, nota una fonte, mentre l’altra pensa che il nonno fosse proprio il presidente russo Vladimir Putin. Molte fonti hanno detto a Meduza di ritenere che Prigozhin abbia superato “una linea rossa”, mentre c’è chi dice che al Cremlino lo considerano una “seria minaccia”. 

Prigozhin avrebbe promesso a Putin di poter catturare Bakhmut e il suo comportamento sarebbe dovuto al fallimento di questo obiettivo. Ma intanto le agenzie di stampa di Stato, riferiscono fonti di Meduza, hanno già ricevuto l’avvertimento che, se continuerà ad attaccare il ministero della Difesa, Prigozhin dovrà essere descritto come “un traditore” della Russia. E non è detto che le autorità si limitino a questo. “Fino a quando la Wagner è (al fronte), c’è poco che possa minacciare Prigozhin, ha la capacità di parlare direttamente con il presidente. Ma se continua, le forze di sicurezza ufficiali sicuramente lo fermeranno”, dicono le fonti vicine al Cremlino. 

 

(Adnkronos)