“E’ giusto dire che la medicina ha fatto importanti progressi nella lotta al cancro. Oggi si curano tumori che solo 10-15 anni fa erano purtroppo nefasti per la prognosi dei pazienti. Però bisogna anche evitare di dare false speranze, dire ad esempio che siamo a un passo da battere il cancro, ad esempio. Non illudiamo i pazienti, abbiamo grande responsabilità quando si parla davanti a milioni di persone, siamo sulla buona strada ma lontani dalla vittoria finale”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta le parole del virologo Roberto Burioni che, presentando il suo ultimo libro dal titolo ‘Match Point’, ha affermato che “siamo vicini a battere i tumori, anche in fase avanzata”.
“Affermare che nessuno morirà più di tumore mi sembra un po’ azzardato, anche perché quello che si rischia di provocare nella popolazione è una falsa speranza – aggiunge -. Noi dobbiamo evitare di dare false speranze alle persone, perché poi alla fine chi lavora negli ospedali, gli oncologi, i medici internisti che si trovano ad affrontare i loro pazienti, non vorrei si trovassero davanti qualcuno che arriva e afferma che oggi di tumore non muore più nessuno. Noi dobbiamo invece fare un grosso sforzo – avverte Bassetti – dicendo che tutti dobbiamo lavorare affinché si arrivi a diagnosi precoci e per farle bisogna fare prevenzione. Vuol dire fare la mammografia, la colonoscopia, il pap test e la visita dall’urologo per i maschi. Se certe cose le lasciassimo dire agli oncologi, io faccio l’infettivologo, studio la letteratura, però alla fine credo che sia fondamentale che parlino gli oncologi dei tumori. E non mi pare che gli oncologi abbiano detto che siamo veramente vicini a sconfiggere definitivamente il cancro. C’è – conclude – da fare ancora tanta strada”.