Quattro anni fa moriva Gilberto Benetton. Lo ricorda così l’editore dell’Adnkronos e cavaliere del lavoro Giuseppe Pasquale Marra: “Ci tengo oggi a ricordare la figura di Gilberto Benetton, scomparso tre anni fa. Era un uomo discreto e appartato, capace di dare valore al lavoro con metodo, costanza, pazienza, dedizione. Per molte persone la famiglia Benetton è stata associata alle vicissitudini di Autostrade e da ultimo alla tragedia del crollo del Ponte Morandi. Argomenti su cui ci si può rimettere al giudizio della magistratura e forse domani al giudizio degli storici. Ma Gilberto non era solo un manager e portava sempre nel suo lavoro una sensibilità più acuta e profonda. Quella di un ragazzo che era nato povero, aveva dovuto lasciare gli studi e si era poi costruito un pezzo alla volta con fatica e abnegazione. Questo era il suo carattere e questa la sua virtù. Quello stile discreto con cui ha affrontato gli alti e i bassi della sua avventura di imprenditore resiste ancora oggi, quattro anni dopo, come il segno che si può essere grandi nel successo, leali nelle difficoltà e misurati nella vita di tutti i giorni. Avendolo conosciuto bene, so quanto a volte gli siano costati certi silenzi, quanto poco abbia sempre apprezzato la facile loquacità di tanti altri suoi colleghi”.
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