Berlusconi, Sacchi e Capello: “Un genio, ha cambiato il calcio”

(Adnkronos) –
“E’ stato un visionario che ha cambiato il mondo del calcio”. Così l’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi all’Adnkronos ricorda Silvio Berlusconi morto oggi all’età di 86 anni. “A lui devo tantissimo. Abbiamo perso una grande persona, sono profondamente rattristato. Provo un dolore enorme”, aggiunge Sacchi. Il tecnico di Fusignano è stato il protagonista dell’inizio dell’era Berlusconi al Milan, a cominciare dallo scudetto 1987-88 e dal successivo trionfo in Coppa dei Campioni. 

Dopo Sacchi, il Milan ha continuato a vincere con Fabio Capello in panchina, un’altra intuizione del Cavaliere. “Silvio Berlusconi è stato un genio. Aveva una visione per la quale era anni avanti. In tanti campi ha fatto cose incredibili, come nel calcio e nel mondo imprenditoriale, in altri ambiti lo hanno perseguitato”, dice Capello all’Adnkronos. “A lui devo tutta la mia carriera di allenatore -ricorda-. Dopo 4 anni di scrivania mi chiamò al Milan. La cosa mi stupì ma mi reso orgoglioso e ottenemmo risultati straordinari”. 

Un Milan stellare, guidato in società da Adriano Galliani, ex ad rossonero e ora, da senatore di Forza Italia, pilastro del Monza che con Berlusconi è salito per la prima volta in Serie A. “Un vuoto che non potrà mai essere colmato, per sempre con noi. Grazie di tutto Presidente”, si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale il Monza. 

Il nome di Berlusconi rimane legato a doppio filo alla storia del Milan. “AC Milan profondamente addolorato piange la scomparsa dell’indimenticabile Silvio Berlusconi e si stringe con affetto alla famiglia, ai collaboratori e agli amici più cari. Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c’è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan. Grazie Presidente, per sempre con Noi”, è il messaggio di cordoglio del club rossonero. 

Col Diavolo, da giocatore e da allenatore, ha vinto anche Carlo Ancelotti. “La tristezza di oggi non cancella i momenti felici passati insieme. Rimane una riconoscenza infinita al presidente, ma soprattutto ad un uomo ironico, leale, intelligente, sincero, fondamentale nella mia avventura da calciatore prima, e da allenatore poi. Grazie Presidente”, l’omaggio dell’attuale allenatore del Real Madrid. 

 

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