Bimba scomparsa a Firenze, si scaverà dentro l’ex hotel per cercare tracce di Kata

(Adnkronos) – Si scaverà dentro l’ex hotel Astor di via Maragliano per cercare possibili tracce di Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa nel nulla da oltre tre mesi. Forse già questa settimana i carabinieri, coordinati dai magistrati Luca Tescaroli e Christine von Borries della Procura di Firenze, titolari delle indagini, svolgeranno nuove ricerche nell’albergo dismesso dove lo scorso 10 giugno è scomparsa la bimba, dove viveva con la sua famiglia e altre decine di persone occupanti abusivi dell’edificio. Quella imminente sarà una ricerca più invasiva rispetto a quelle condotte nel corso del mese di giugno.  

Nel frattempo, la Procura ha formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano nel paese d’origine della famiglia di Kata. La rogatoria è finalizzata ad ascoltare in particolare uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano, recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda di droga che risale al maggio del 2022 a Firenze, per verificare l’ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per sbaglio, così come prospettato agli inquirenti dal padre della bimba. 

Per quella vicenda di droga fu fatta una perquisizione in una casa a Firenze dove viveva anche una donna, mamma di una bambina della stessa età di Kataleya: madre e figlia sarebbero poi anche loro andate a vivere all’ex hotel Astor occupato. L’ipotesi è che Kata possa essere stata scambiata per quest’ultima bambina e che sia stata rapita per una vendetta legata alla vicenda della droga. 

L’ipotesi principale dei pubblici ministeri è che Kata sia stata vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, che potrebbe essere derivato proprio dai rapporti conflittuali che sono sfociati nei reati commessi durante l’occupazione dell’ex hotel. Alcuni stretti familiari della bambina sono risultati coinvolti in quei delitti e sono stati arrestati. Tra le ipotesi sul rapimento di Kata c’è, infatti, anche quella di una ritorsione per il racket degli alloggi nell’ex albergo, che nel mese di agosto ha portato in carcere lo zio materno della piccola scomparsa. 

(Adnkronos)