(Adnkronos) – La Commissione Europea farà “una dichiarazione” scritta sui prossimi passi per l’attuazione del considerando 11 del regolamento Ue sulle emissioni di anidride carbonica degli autoveicoli, dopo l’accordo raggiunto con il governo tedesco, ma il testo del regolamento “non verrà riaperto”. Lo spiega un alto funzionario Ue prima del Coreper, che oggi dovrebbe discutere del regolamento, il quale potrebbe essere votato domani nel Consiglio Energia.
Eventuali “cambiamenti” futuri “sono nelle mani della Commissione”, aggiunge la fonte. Il considerando 11 riguarda i combustibili sintetici (e-fuel), non i biocarburanti: il vicepresidente Frans Timmermans ha detto giovedì scorso che includere anche i biocarburanti vorrebbe dire riaprire il regolamento, eventualità che viene esclusa anche dal Parlamento Europeo, che considera concluso il lavoro legislativo.
Il regolamento Ue sulle emissioni inquinanti delle auto nuove è stato bloccato in zona Cesarina dai prospettati voti contrari di Italia e Polonia e le astensioni di Bulgaria e Germania (quest’ultima è venuta meno con l’accordo annunciato sabato scorso). Nella riunione di stamani, si apprende a Bruxelles, l’Italia chiederà che l’approvazione del regolamento sia tolta dai punti senza discussione (punti A in gergo) del Consiglio Energia di domani.
La richiesta dell’Italia si basa sul fatto che la prossima dichiarazione della Commissione cambia in modo sostanziale le condizioni per l’interpretazione e l’attuazione del regolamento, anche se formalmente il testo non viene alterato. Quale che sia il contenuto della dichiarazione, il nostro Paese ritiene che gli Stati membri debbano avere, in ogni caso, il tempo di rifletterci. Le regole procedurali del Consiglio prevedrebbero un termine di 14 giorni per l’inserimento di un (nuovo) punto senza discussione nell’agenda del Consiglio.
L’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini ha suggerito “prudenza” prima di trarre conclusioni, invitando ad attendere il testo dell’atto delegato che la Commissione dovrebbe stendere per attuare l’intesa con Berlino sui carburanti sintetici, lasciando intendere che i giochi per i biocarburanti non sono finiti.