(Adnkronos) – Bonus affitto 2022, cosa c’è da sapere su requisiti, scadenza della domanda e soglia di reddito. Pagare l’affitto – nel Lazio o in Lombardia, da Roma a Milano, a Napoli o Torino – può essere un peso per chi arriva ‘tirato’ alla fine del mese. Chi ha un reddito basso deve fare bene i conti per starci dentro e non mancare all’appuntamento con il padrone di casa per non rischiare lo sfratto. A questa fascia di cittadini è riservata una detrazione d’imposta che in alcuni casi sfiora i 1.000 euro come aiuto per sostenere questa spesa. Ma quando si può avere il bonus fiscale sull’affitto? Chi ne ha diritto e a quali condizioni?
La platea è piuttosto numerosa, se si tiene conto del fatto che un minimo di detrazione la si può avere con un reddito complessivo di quasi 31.000 euro ricorda laleggepertutti.it. Senza dimenticare che ci sono delle agevolazioni particolari per i giovani da 20 a 31 anni, cioè collocati in quella fascia di età in cui si è lontani da casa per motivi di studio o ci si vuole staccare dai genitori per tentare di mettere su casa e famiglia. Vediamo quando si può avere il bonus fiscale sull’affitto e quali sono le condizioni per ottenere la detrazione d’imposta.
Detrazione d’imposta sull’affitto: in cosa consiste?
La legge prevede delle detrazioni d’imposta per aiutare le famiglie meno abbienti a sostenere la spesa per l’affitto. Si tratta di un bonus fiscale destinato, in particolare, a chi deve adibire un immobile ad abitazione principale. L’ammontare della detrazione varia a seconda del reddito del richiedente.
Nel dettaglio, per i contratti di locazione di immobili adibiti ad abitazione principale la detrazione forfettaria annua è di:
300 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
150 euro se il reddito complessivo è tra 15.439,71 e 30.987,41 euro.
Oltre quest’ultima cifra, non spetta la detrazione fiscale.
Se il contratto di locazione è convenzionale e riguarda un’abitazione principale, l’importo della detrazione forfettaria annua aumenta a:
495,80 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
247,90 euro se il reddito complessivo è tra 15.439,71 e 30.987,41 euro.
In entrambi i casi, cioè per le due tipologie di contratto di affitto, quando la locazione inizia in corso di anno (ad esempio a marzo, a luglio, a settembre, ecc.) la detrazione va rapportata ai giorni di contratto e suddivisa tra i cointestatari del contratto.
Detrazione d’imposta sull’affitto per dipendenti trasferiti
Particolari benefici per i lavoratori dipendenti che hanno dovuto trasferire la residenza nel Comune in cui ha sede la loro azienda o in un Comune limitrofe nei tre anni antecedenti a quello in cui viene richiesto il bonus fiscale. Hanno diritto a una detrazione forfettaria annua per qualsiasi tipo di contratto di locazione di un immobile adibito ad abitazione principale di:
991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.
Tuttavia, il bonus fiscale spetta solo se il nuovo Comune di residenza:
dista da quello vecchio almeno 100 km;
e si trova in un’altra Regione rispetto a quello precedente.
Il bonus è fruibile nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza.
Detrazione d’imposta per studenti fuori sede
Come accennato all’inizio, anche gli studenti fuori sede che, quindi, si spostano in un’altra città per frequentare l’università hanno diritto al bonus fiscale sul contratto di affitto.
È possibile, in questo caso, beneficiare di una detrazione del 19% per un importo non superiore a 2.633 euro:
dei canoni relativi ai contratti stipulati o rinnovati in base alla legge 431/1998;
dei canoni relativi ai contratti di ospitalità;
degli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.
Ovviamente, anche qui ci sono delle condizioni da rispettare. Gli studenti che vogliono beneficiare del bonus fiscale devono essere iscritti a un corso di laurea che si svolge presso un’università ubicata in un Comune distante almeno 100 km da quello di residenza e, comunque, in una provincia diversa. Inoltre, l’abitazione si deve trovare nello stesso Comune dell’università o in uno di quelli limitrofi.
Nessun bonus, infine, per chi frequenta:
master;
dottorati di ricerca;
corsi di specializzazione;
qualsiasi altro tipo di corso post-laurea.
Detrazione d’imposta per giovani tra 20 e 31 anni
Un’ultima categoria di contribuenti che ha diritto al bonus fiscale sul canone d’affitto è quella dei giovani tra 20 e 31 anni con reddito complessivo pari o inferiore a 15.493,71 euro che stipulano un contratto per la locazione di una unità immobiliare o di una sua porzione da destinare a propria residenza.
In questo caso, spetta una detrazione d’imposta forfettaria di 991,60 euro o, se più conveniente, del 20% dell’importo del canone entro il limite massimo di 2.000 euro.
Il beneficio spetta per i primi quattro anni di contratto, e non più per i primi tre anni come in passato. I requisiti vanno verificati in ogni singolo periodo d’imposta. C’è da precisare, però, che il requisito di età viene soddisfatto anche da chi compie i 20 o i 31 anni a periodo d’imposta iniziato. Per fare un esempio, se l’intestatario del contratto raggiunge il limite minimo o massimo di età richiesto al 30 settembre ma ha firmato precedentemente il contratto, ha diritto, comunque, al bonus per l’intero anno.
Se, invece, un giovane compie i 31 anni il 30 settembre e firma il contratto a ottobre, non avrà diritto alla detrazione. Inoltre, se il contratto è contestato e solo uno degli inquilini soddisfa il requisito di età, il bonus spetterà soltanto a quest’ultimo per la sua quota e non a tutti gli altri.