(Adnkronos) – “Freedom fighter brasiliani”. Così Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump e guru dell’estrema destra globale, esalta i sostenitori di Jair Bolsonaro che hanno assaltato domenica scorsa le sedi della democrazia di Brasile, definendoli, in un post sul social media dell’alt-right Gettr in cui pubblica un video dell’assalto al Congresso di Brasilia, “combattenti per la libertà”.
Il sostegno di Bannon alla rivolta arriva dopo che nei mesi scorsi l’alleato di Donald Trump aveva più volte messo in dubbio la legittimità della vittoria elettorale del presidente Luiz Inacio Lula da Silva nel ballottaggio del 30 ottobre. “La cosa puzza completamente”, aveva detto uno degli intervistati del suo podcast all’indomani del primo turno all’inizio di ottobre, sostenendo le accuse infondate di Bolsonaro di brogli.
Lo scorso novembre poi Bannon aveva incontrato Eduardo Bolsonaro, deputato e figlio dell’ex presidente, durante una sua visita a Mar-a-Lago da Trump. E con lui aveva discusso dei possibili ricorsi contro la sconfitta elettorale e dell’impatto delle proteste pro Bolsonaro, aveva dichiarato lo stesso Bannon al Washington Post. “Il popolo brasiliano sta dicendo che sono stati violati i diritti elettorali”, disse Bannon, mentre il giovane Bolsonaro pubblicava su Twitter un video in cui il guru dell’alt-right affermava che il sistema elettronico di voto in Brasile era stato realizzato per permettere frodi.