(Adnkronos) – “E’ un’operazione per distruggermi”. Così Jair Bolsonaro, con gli occhi pieni di lacrime, ha definito l’inchiesta, che ieri ha portato alla perquisizione della sua abitazione a Brasilia, sui pass vaccinali falsi a cui l’ex presidente, che non si è mai vaccinato contro il Covid, avrebbe fatto ricorso per entrare negli Stati Uniti. “Non ci sono dubbi che si tratti di un’operazione per distruggermi, avrebbero potuto chiedermi della mia vaccinazione, del mio pass, avrei risposto senza problemi”, ha dichiarato in un’intervista a Jovem Pan.
“Sono sotto una pressione enorme, 24 ore al giorno, tutti i giorni da quando ho assunto la presidenza fino ad ora, non so quando questo finirà”, ha aggiunto, tra le lacrime, Bolsonaro accusando gli inquirenti di andare contro anche “mia moglie, mia figlia, non è umano”. Gli inquirenti sostengono che vi siano state manipolazioni dei documenti vaccinali di Bolsonaro e dei familiari per permettere loro di recarsi alla fine dell’anno negli Stati Uniti dove sono rimasti diversi mesi.
Oltre a condurre decine di perquisizioni, compresa quella nella casa dell’ex presidente durante la quale è stato sequestrato il suo cellulare, la polizia ha arrestato alcuni suoi stretti collaboratori.
Bolsonaro è stato convocato per essere interrogato ma Fabio Wajngarten, ex ministro e ora legale dell’ex presidente, ha detto che non si presenterà prima che gli inquirenti non abbiano dato accesso agli atti.
“Qualsiasi informazioni riguardo a falsificazioni di cartelle vaccinali è un’opera di finzione – ha detto – come sanno tutti Bolsonaro ha sempre dichiarato di non essersi vaccinato e quando ha viaggiato lo ha fatto in Paesi dove non era richiesto essere vaccinati”. L’avvocato non ha escluso che il leader dell’estrema destra brasiliana possa essere stato vittima di pirati informatici. “E’ triste vedere che invece di indagare chi manipola il sistema, si spenda indebitamente il denaro pubblico per perseguire arbitrariamente le persone”, ha concluso.